Il Papa e la ministra. E’ come quando passa l’ambulanza…
Mercoledì 10 luglio 2013 – Santa Felicita – Taurianova
Già. E’ come quando passa l’ambulanza e tutti gli automobilisti stronzi le si accodano per sorpassare quelli che, come me, come noi, rispettano la coda. Papa Francesco corre a Lampedusa, onora i morti in mare, celebra la messa coi legni delle barcacce, mangia un panino e rifiuta le specialità locali. A buon bisogno lascia pure qualche offerta, anziché portarsi via i cestini dell’obolo… E cosa fanno i nuovi politici italiani? Gli si accodano. Si aggrappano coi french alla tonaca candida e sproloquiano. Che la Ministra Kyenge non mi sia simpatica l’ho già detto più volte, in decine di occasioni – ma, per questo, non accetto alcuna accusa di razzismo: si tratta di antipatia personale – ma, questa volta, trovo il suo tempismo assolutamente fuori luogo! Papa Bergoglio fa bene a pregare, ben conscio che, per buona parte, certe sfortune africane sono state timbrate a fuoco coi chiodi della croce. Fa bene, il Papa Piubbuono, ad augurarsi che questa enorme tristezza della ricerca della libertà fra le onde del Mediterraneo trovi una rapida soluzione. Lo ringraziamo per aver riconosciuto al Popolo di Lampedusa quella meravigliosa “marcia in più” in fatto di pazienza e solidarietà. Saremmo felici se i nostri fratelli d’oltremare trovassero la Pace e la Serenità che tanto agognano. Rinunceremmo a mille e mille cose, per dare termine a questo Martirio. Ma il miracolo della ritrovata parola della Ministra, dopo settimane di silenzi, speso solo per recuperare la solita litania sulle frontiere da abbattere, mi sembra un eccesso. E nessuno mi venga a dar lezioni di fratellanza, perché li sento, io, i miei amici di tutto il famoso “arco costituzionale e oltre”, blaterare su “Son troppi, ragazzi: son veramente troppi…” “Gli zingari, poi, io non li sopporto” “no, no, la scuola di mio figlio è multietnica, ma, diciamolo pure, alcuni fra loro son proprio arretrati” “E le donne? vogliamo parlare su come trattano le donne? Peggio che le bestie…” “I cinesi? Solo per come trattano i poveri animaletti li caccerei dall’Italia”… E mille e mille ancora, di queste irripetibili sconcezze! Per non parlare, poi, di chi ha veramente accumulato bisogno su bisogno… La Ministra deve capire che la situazione sociale ed economica, lungo tutto lo Stivale, è drammatica: provocare chi non ha più la certezza del pane in casa propria, è altrettanto offensivo che scacciare chi tenta di raggiungerci per assicurarsi un futuro degno. Ergo, tutto va fatto “cum grano salis”. Proprio l’altra sera mi capitava di seguire un filmato sulle brutte condizioni fisiche di un gruppo di giovani del Mali picchiati a sangue fra il Marocco e la Spagna, a dir loro. Fosse vero, qui si sta sicuramente meglio.
… Fra me e me…