Sabato 13 luglio 2013 – Sant’Enrico imperatore – mio compleanno. Taurianova

Era di notte. A Serata conclusa. Tutti a bere l’ultimo cicchetto. Un panino al chiosco del Valentino. Quattro giovani omosessuali con gli occhi pieni di Belli oliati per Mister Gay. E un manipolo di drogati ubriachi. Torino, la Città dell’accontentato Fassino, del dolce gianduiotto, del cremino Fiat, dell’eleganza Agnelli, della cortesia esasperata, mostra il suo volto moderno. Violento, drogato e ubriaco. Mi diranno “Non tutti!”. E che, non lo so? Però, questo non nega che i fattacci accadano! Ma non di questo voglio dire. La cosa che mi indigna profondamente è la corsa alla “specializzazione del reato”. Tutti, infatti, a ululare “OMOFOBIA!!! OMOFOBIA!!!” Impariamo a trovarla quando c’è, l’Omofobia! L’Omofobia è cosciente! E’ voluta! E’ costruita millimetro dopo millimetro! Per questo indigna, addolora, fa incazzare. Se cadiamo nelle trappole politiche che vogliono allontanare l’attenzione da alcuni eventi, storpiando la verità, siamo fritti! Quattro drogati di merda, ubriachi fino al midollo, che mi gridano Ricchione e mi aggrediscono, non sono quattro omofobi: sono quattro sventurati del menga che avrebbero urlato Negro di merda! ad un ragazzo africano immerso nei propri casini, Puttana rumena! a qualche povera badante, curva sulle piaghe di un nonno italiano abbandonato dalla famiglia, Politico ladrone! al primo Assessore comunale di passaggio al Valentino. No, non sono questi i casi di omofobia da segnalare al mondo: questi sono casi di violenza metropolitana in una Città che, probabilmente, deve essere più attenta ed incisiva nella lotta al malvivere.

… Fra me e me…

 

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