Referendum radicali. Firmo convinto da mia Madre.
Giovedì 5 settembre 2013 – San Vittorino vescovo – Taurianova
“Il caffè è in frigo. Vado a messa. A fare benzina. Torno prima delle 9.30. Ricordati di telefonare a tua nipote Giuliana per le tasse. Dove si deve andare per firmare per i referendum? Ti informi? Così ci andiamo insieme. Mamma“
Mia Madre! Eccezionale! Fede, Concretezza e Senso Civico. A 80anni. Ne ha ancora da insegnarmene, di cose giuste! Quando l’ho conosciuta, 52 anni fa, era intrecciata a Mimmo, mio Padre. Lo sono rimasti per quasi 50 anni. Quando Lui è morto, Lei ed io abbiamo condiviso la vedovanza. Entrambi, in quei lontanissimi anni 70, firmarono a favore del divorzio. “Se due persone non vanno d’accordo, non sarà certo il ricordo delle foto sull’altare a farli tornare sereni insieme”: Questa è mia Madre. E anche sull’aborto, Lei, cattolica e praticante, lasciò a ognuno la libertà di decidere se scegliere o meno di interrompere la gravidanza. “Dio è dentro ognuno di noi. A prescindere.” Una Radicale, a prescindere. Anche stavolta ha scelto di firmare per i referendum, perché dice che, se una legge non va, il popolo ha tutto il diritto di cambiarla. O di abrogarla.
Quando è tornata dai Suoi giri quotidiani, io avevo finito di fare colazione. “Andiamo a Reggio, in questi giorni, per firmare. Ho parlato proprio ieri pomeriggio con Giovanna Cusumano, la Presidente della Commissione Pari Opportunità della Regione Calabria, che se ne occupa. La andiamo a trovare nel Suo Studio e firmiamo. Ok?” Mamma poggia sul tavolo la sporta della spesa e mi intima “Domattina mi ci porti. Oppure vado col pullman. La settimana prossima tu non ci sei e poi scadono!”
Ci vuole andare. E ha ragione. Perché questi referendum piacciono anche a Lei. E a me. Non tutti. Ma per tutti firmerò. Firmerò convinto per l’abolizione dei tre anni d’attesa per poter divorziare, per la responsabilità civile dei magistrati, contro l’abuso della custodia cautelare, per il rientro nelle funzioni proprie dei magistrati fuori ruolo, per la libertà di scelta nella destinazione dell’otto per mille, per la separazione delle carriere dei magistrati… Per gli altri firmerò seguendo la politica della Famiglia Spirlì: “Firmo perché Tu possa godere del diritto di scelta!”
Firmo per tutte le volte in cui me la son presa con chi non partecipava attivamente alla vita politica di questa nostra Italia. Ora, la possibilità di farlo c’è. Sia firmando, che andando, speriamo, a votare. Perché è un OBBLIGO MORALE andare a VOTARE. Soprattutto in questi momenti di grande cambiamento sociale e civile.
… fra me e mia Madre… per l’impegno civile…