Donne e bimbi cinesi rapiti. Una vergogna che viene da Oriente.
Domenica 29 settembre 2013 – Santi Arcangeli, Michele, Gabriele, Raffaele – Taurianova
Cina 2013.
E’ successo ancora. Come spesso, negli ultimi anni. La polizia cinese indaga, intercetta, pedina. Scova. E i maledetti cadono nella rete. E il turpe mercato della carne umana, tenera e indifesa, viene, per l’ennesima volta, bloccato. Ci son voluti sei mesi per acchiappare i 301 rapitori di bambini, che detenevano 92 cinesini pronti per la consegna a coppie privi di figli. Ma non sono mica gli unici. Chissà quanti, in questo scorcio di 2013. Nel 2011, i bambini rapiti in Cina sono stati 13.000. In una retata del luglio 2012, furono arrestate oltre 800 persone e salvati 181 piccolini.
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I cuccioli d’uomo vengono rapiti in tutte le regioni più povere del subcontinente cinese e vengono venduti a genitori nuovi che abitano dall’altra parte del Paese. Una vera vergogna, se si pensa che i piccoli sono quasi totalmente di sesso maschile. Il che nasconde un’altra amara verità: le neonate femmine, in Cina, non hanno valore, né mercato e, anzi, vengono spesso uccise già dai genitori. Soprattutto, dopo la promulgazione della legge sul figlio unico. Già. Fino alla nascita del maschio, ogni tentativo di genitorialità con risultato al femminile viene azzerato con l’abbandono della neonata. A volte, al bordo di una strada. Spesso, sottoterra. O nel fiume. O chissà dove… Uno strazio tutto cinese, dunque. Che si somma ad un’altra bruttura umana: il rapimento di giovani donne, destinate a matrimoni con uomini che vivono in aree totalmente prive di ragazze da matrimonio, proprio a causa di quella legge che impone il figlio unico e che spinge le coppie fertili a scegliere tra maschio e femmina. Che dolore! Che grande dolore, dover ammettere che in buona parte di questo meraviglioso pianeta la vita umana vale meno di un sasso sul letto di un torrente. Entra nelle carni come una lama infuocata, il tormento che nasce dall’impossibilità di far cessare, ora e per sempre, questa ennesima cattiveria umana.
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Quante migliaia di madri, ancora, dovranno ululare la pena di aver perso la propria creatura? E quante, le giovani che saranno vendute a sconosciuti padroni del letto nuziale, senza potersi salvare? Negli ultimi due anni, il numero delle ragazze rapite e vendute è stato pari a 23.000. E si parla solo del numero di rapimenti denunciato alle autorità. Ma la cosa che più sconvolge è il silenzio della maggior parte dei media occidentali sull’argomento. Qualche riga d’agenzia, quasi solo sul web. Un “servizio” di pochi minuti nei tg periferici per orario e canale. Perché mai? Perché la Cina è sempre intoccabile, in Occidente? Eppure, le brutture che arrivano da quelle contrade riguardano mille e mille rivoli del viver civile.
Dai rapimenti dei bimbi e delle “nubende forzate”, al maltrattamento degli animali, dalla sofisticazione dei cibi, alla fabbricazione di prodotti nocivi per la salute, dalle emissioni industriali tossiche, all’inquinamento dei mari e dei fiumi, e mi fermerei solo per non trasformare il tutto in un mortificante elenco… Ma, niente! L’Occidente tace e consente. La Cina ingrassa e si espande. Emigra. Colonizza. Evadendo le tasse e le leggi del Paese che la ospita e che, intanto, fagocita. Non sono poche le testimonianze di cataste di nefandezze commesse dai cittadini cinesi fantasma. Non li vedi mai in giro. Mai ad un cinema, un ristorante occidentale, un supermercato, un negozio di abbigliamento, un giardino pubblico. Un ospedale. Un cimitero. La loro presenza la avverti solo dal calo impressionante degli utili nelle nostre attività. Cosa deve accadere perché le organizzazioni umanitarie internazionali e gli Stati Sovrani si accorgano delle scelleratezze gialle e le denuncino? O le blocchino, magari, con un corposo embargo??? O un rimpatrio da esodo biblico???
… fra me e me. Rileggendo pagine de Il Milione…