Domenica 12 gennaio 2014 – San Modesto m. – Zomaro, Aspromonte

Oh, insomma, basta con questa bastardata! I Fucilieri Latorre e Girone devono tornare subito a casa. L’Italia ha piegato fin troppo la testa davanti a questa farsa sia del governo indiano che della sua magistratura. E di tutta quella teppaglia politica che sta oliando gli ingranaggi della propria campagna elettorale con il destino di due figli di mamma che sono andati in quei mari selvaggi a difendere la libera navigazione.

Eh, sì! Questo va detto! Sarà, l’India, anche uno dei Paesi in grande spolvero, con industrie al top e fatturati di diamante, ma milioni di indù schiattano di fame per le strade delle città e, però, non toccano una vacca manco se gli dice ammazzami, nei villaggi arrostiscono sorci e lessano radici, si fanno due bracciate nei fiumi tra migliaia di cadaveri galleggianti, affumicano i loro morti sulle sponde del Gange, abbandonano gli anziani malati sul marciapiede (quando c’è), violentano e bruciano le ragazzine di 12 anni… Così è facile dirsi Paese ricco. Lo sarà certo nei palazzi del potere, ma non nelle baracche a uso casa per milioni di famiglie senza diritto al nome.

Di ricco ci sarà, probabilmente, un pugnettone di amici, grassi e prepotenti, che, di volta in volta, decide del destino di oltre un miliardo e mezzo di sudditi sparsi tra il territorio nazionale e tutti gli Stati esteri che li ospitano. Italia compresa. Questa Italia che si è letteralmente rotta i coglioni di un ridicolo e stancante tira e molla con sorrisino beffardo compreso. Giudici e governanti indiani giocano con i nostri due Marò come il gatto col topo. E il governo italiano che fa? Non riesce a tirarsi su i calzoni che, un anno fa, gli calò quel mariomonti rovina dell’Italia.

Erano tornati a casa, i nostri militari, e noi glieli abbiamo rimessi in mano. Senza rispettare né loro, con le loro famiglie, né i tanto celebrati Diritti Umani. Che deficienti! Che ipocriti! Abbiamo scassato i maroni a milioni di studenti con l’anniversario della firma dei Diritti dell’Uomo e, poi, ci caliamo anche le mutande davanti ad una palese bastardata di un Paese che coi diritti umani ci si pulisce il culo?

E il nostro attuale governo, con la ex Mammana Bonino che fa? Spreca centinaia di migliaia di euro per andare nel culo del mondo kazakistano, a riprendersi la Shalabayeva, moglie di un terrorista e  riportarla al caldo di una villa a Casalpalocco, equidistante da via Condotti e dalle spiagge diOstia; non sia mai volesse portare la bambina a giocare sulla sabbia, col cagnolino di razza purissima e distillata.

 Shalabayeva

 

 

 

 

 

 

 

 

Mio nonno, senza paura di essere tacciato di volgarità, avrebbe detto, italicamente, VAFFANCULO!

Ed io, che porto il Suo nome, lo ripeto con voce stentorea: VAFFANCULO!

A tutti coloro che ancora ci stanno a pensare, a tutti coloro che temono ritorsioni economiche, a tutti coloro che ipocritamente parlano di rispetto delle regole, a tutti coloro che prendono le distanze, a tutti coloro che hanno tentato e tentano pure di calunniare.

Latorre e Girone sono due lavoratori che combattono la pirateria. In quelle acque, sguazzano più pirati che pesci. Si travestono da umili pescatori, si affiancano alle navi, si arrampicano come scimmie e tagliano gole e accoltellano alle spalle e sparano e rapinano. Latorre e Girone li bloccano. E, se devono sparare, sparano. E fanno più che bene. Perché la dobbiamo finire con questo buonismo del piffero. Ché col buonismo ed il garantismo siamo finiti all’angolo della piazza a chiedere l’elemosina. Le palle le abbiamo? Tiriamole fuori!

 Intanto, cominciamo con l’accompagnare a calci in culo i primi mille indiani italiani fino a Calcutta, poi, passiamo al secondo migliaio, e al terzo, e così di seguito fino all’ultimo. Boicottiamo i fruttatoli, i venditori di collanine, le bottegucce di riso e affini, le bancarelle di finti shatush e pashmine di fabbricazione cinese (altro popolo da cominciare a tenere alla larga), i finti fachiri. Mostriamogli i denti, visto che ci sono costati migliaia di euro di cure dai nostri dentisti! Facciamogli vedere che anche noi possiamo mortificare chi fa il proprio dovere e svolge tranquillamente il proprio lavoro.

Non certo da razzisti! No! Noi non siamo un popolo razzista! Ma un popolo di gente che si incazza, sì! Se ci toccano nell’Amor Proprio, nella Dignità Italiana, dobbiamo e sappiamo come rispondere! E finiamola anche con questa prudenza sulla melina dei nostri governanti. Stanno traccheggiando! Troppo! E, temo, senza un piano preciso. Del resto, hanno dimostrato più volte di non avere idee chiare. Su molti temi. Decidono tutto e il contrario di tutto. Furia francese, ritirata spagnola, direi. Fanno grandi proclami, poi, a mezza lingua, tornano sui propri passi. E gli italiani si ammazzano! Letta vuole consegnare anche Latorre e Girone? E ad un boia seminudo e con la scimitarra sdentata in mano?

 

… fra me e me. Incazzato, perché è in questi momenti che si sente la mancanza di un Capo!

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