Ma che razzismo? Ne abbiamo piene le balle!
Martedì 18 novembre 2014 – S. Oddone – Redazione SUD, Area industriale Porto di Gioia Tauro
Ma, infatti, di che razzismo parliamo? La verità vera è che noi italiani abbiamo le balle piene di tutta questa gente che viene in Italia con non si sa quali pretese, parla male del nostro Paese, ci fotte le case, non lavora o inquina il mercato del lavoro accettando quattro soldi di paga senza tutele legali, si rende colpevole dei più efferati misfatti, occupa le case destinate agli italiani che ne avrebbero pieno diritto, ci rende la vita difficile sui bus, tram, metropolitane, marciapiedi e fin dentro casa nostra. Scanna agnelli e polli, vacche e ogni quadrupede e bipede commestibile, strafottendosene delle direttive europee sulle tecniche dolci consentite per la macellazione. Se di morte dolce si può parlare. Tratta le donne come se fossero delle pezze imbottite di carne da ingravidare e allevare per le faccende di casa e l’immagine pubblica della famiglia. Le lacera nella loro dignità, privandole bestialmente della clitoride e di gran parte dell’apparato urogenitale. Ci costringe a camminare armati di spray antiaggressione o coltelli ed affini, pronti a difenderci anche nelle ore centrali della giornata.
Che si tratti di immigrati arrivati coi barconi, coi TIR, coi container, in aereo, nave, treno, auto, pullman, a piedi.
Che siano presunti correligionari, islamici, buddisti, atei o agnostici.
Che siano uomini, donne, trans, giovani, vecchi, bambini.
Che facciano finta di elemosinare, storpi per gioco e ciechi con undici decimi di vista.
Che ci devastino le passeggiate con scippi, aggressioni, rapine.
Che si presentino, puntuali, alla Caritas e similari, per mangiare, rifocillarsi, a danno dei nostri connazionali, più timidi e meno informati.
Che…. e che….
Insomma: siamo stanchi di non poterci sentire PADRONI DI CASA IN CASA NOSTRA. Stanchi, di vederceli passare davanti in qualsiasi graduatoria. Stanchi di vedere i loro figli studiare gratis, mentre i nostri pagano il doppio, se non di più. Stanchi di sentirli urlare e minacciare alla posta, all’Asl, in banca, al mercato.
Stanchi della loro maleducazione, arroganza, strafottenza.
Stanchi di sentirci offendere ITALIANI RAZZISTI,ITALIANI DI MERDA, BASTARDI ITALIANI. Basta!
Basta con i continui arrivi e le rinviate partenze.
Basta con le carceri piene di stranieri.
Basta con le nostre città diventate un dedalo di ghetti multirazziali.
Basta coi negozi stranieri pieni di merda cancerogena, che avvelenano il mercato italiano.
Finiamola anche con le mignotte di mille colori e sapori, manco fossero gelati da leccare.
L’Italia non ha doveri nei confronti di nessuno: non siamo mai stati dei colonialisti, se non per puro caso e per così breve tempo che non se ne ricordano nemmeno le canne dei fucili che hanno sparato. L’Italia è un Paese di gente bislacca, sì, ma educata e gentile. E se oggi sembriamo insofferenti è perché non ce la facciamo proprio più.
Stiamo diventando poveri anche per colpa dei soldi che destiniamo agli invasori senza rispetto: ne avessero, almeno, coscienza. Giammai! Sembra che non vogliano proprio capirlo. Per loro siamo solo una sorta di vespasiano rotto. Un popolo occidentale, forse il più occidentale fra gli occidentali, ricco e da sfruttare fino al suo ultimo respiro…
Fin quando non si saranno fottuti l’intero stivale, lo avranno trasformato in una zoccoletta da mare senza mare.
Fin quando non ci avranno privato della nostra gioia di vivere e del nostro storico orgoglio da Italiani . Se mai ci riusciranno.
Uno sfogo, fra me e me…