Domenica 25 gennaio 2015 – Conversione di SanPaolo – Taurianova, Calabria

Fra qualche giorno sarà celebrata l’ennesima giornata della memoria, ma non sarà mai vera memoria, se non lo sarà di ogni massacro. Negli ultimi cento anni, escludendo le guerre e i loro milioni di morti in divisa, le vittime civili sono state milioni…

(Aleppo – Donna Armena accanto al Corpo di una bimba morta)

1894 – 1896 Primo massacro degli Armeni per mano dei Turchi/Curdi. Morti (stimati) oltre 50.000

1909 – 1915 Secondo massacro degli Armeni per mano dei Turchi/Curdi con la partecipazione di ufficiali tedeschi. Morti (stimati) da 1.200.000 a 2.000.000

(Oppositori di Mao)

1949 – 1975 Olocausto dei popoli cinesi per mano di Mao Tse Tung. Morti (stimati) 48.000.000

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1924 – 1953 Olocausto dei popoli russi per mano di Stalin. Morti (stimati) 20.000.000 uno più, uno meno

1933 – 1945 Olocausto del popolo ebraico per mano di Hitler. Morti (stimati) 6.000.000

(Shoah)

1975 – 1979 Olocausto dei Cambogiani per mano dei Khmer Rossi di Pol Pot. Morti (stimati) 1.000.000

1994 – Olocausto del popolo Tutsi per mano degli Hutu. Morti (stimati) 1.000.000

(Rwanda)

A questi orrori, si devono sommare i milioni di morti del Sud America (Argentina, Cile, Indios dell’Amazzonia…), del Tibet, Angola, Mozambico, Sud Africa, Liberia, Sudan, Etiopia, Somalia, Iraq, Siria, Libia, ex Jugoslavia, Indonesia, Filippine, Haiti, Corea, Libano…

A questi milioni di morti, si sommano le vittime dimenticate delle foibe: da 11.000 a 20.000 morti che non trovano pace, perché considerati scomodi da molti, troppi.

Non c’è giornata della memoria, se non si considerano i miliardi di morti per mano di carnefici di tutte le epoche. Non c’è giornata della memoria se non si fa pace con la verità. 

Ogni singolo morto di ogni olocausto merita il ricordo di ognuno di noi. Un solo dimenticato annulla la celebrazione.

Fra me e me. In cerca di pace.

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