Selfie maleducati e cafoni
Giovedì 11 giugno 2015 – S. Barnaba – Redazione SUD, canale 656 d.t., Area industriale Porto Gioia Tauro
Mi è sembrato giusto condividere coi lettori de IlGiornale.it lo sfogo che ho pubblicato oggi su ilgiornaleoff.it a proposito della pratica onanisticofotografica del selfie. Nessuno immune. Manco il papa. Il presidente del consiglio, poi…
Giovani, anziani, vecchi, fatti, rifatti, guardie e ladri, fanti e santi, bibì e bibò… Non manca nessuno all’appello. Che sia una giornata di scuola, una corsa al mercato, un tuffo dallo scoglio, il saggio di danza, una sana trombata, la preghiera della sera, uno schianto in auto, la caduta di stile, la dentiera rotta o una pipì impellente.
E, ancora, un porc…! o una carezza, il primo dentino o l’ultimo respiro. Il silenzio della cultura o la bellezza dell’arte.
E milioni e milioni di istanti di vita. Dalla cina che mangia i cani al Mondo Occidentale che picchia gli anziani e ammazza le donne, dal barcone pieno di saraceni 2.0 al centro di accoglienza retto dai mafiosi, dai viali di “battuage” del Vaticano alle pie sale d’attesa dei centri di vaccinazione scaduta in Africa, dalle coltivazioni di coca della Colombia alle favelas omicide brasiliane… Non c’è un “luogo santo sulla Terra” che sia nascosto alla maledizione del selfie da prestazione.
Un conato di scadente fotografia copre l’intera umanità.
Le bestie, quelle no… Loro hanno cervello…
Mi raccomando, prima di salutarmi, leggi il pezzo su ilgiornaleoff, cliccando qui
Fra me e me. In posa per una foto scattata dal fotografo…