Clandestini: l’Italia vera non li vuole
Giovedì 18 giugno 2015 – Senza santi in paradiso – Redazione SUD, canale 656 dt – Area Industriale fantasma Porto di Gioia Tauro
- Smantellare i campi rom e disciplinare gli ingressi degli apolidi: chi ha commesso reato nel nostro Paese non può rientrarci a proprio piacimento.
- Verificare il comportamento delle associazioni che sbandierano solidarietà e fratellanze di ogni specie: fra loro si nascondono pericolosissimi complici del peggiore terrorismo.
- Rimpatriare chi è entrato clandestinamente. Può essere, e spesso lo è, un terrorista o un facinoroso, un omicida, un violento, uno stupratore…
- Accompagnare ai cancelli della Città del Vaticano tutti gli sbarcati: sembra che da quelle parti ci sia posto e disponibilità di cuore all’accoglienza a prescindere.
- Bloccare il flusso di denaro facile per l’accoglienza: va a finire soprattutto in mani mafiose.
Banalità? Probabilmente. Ma la Gente d’Italia non ne può più. E anche delle omelie delle tonache, dalle nere alle bianche, non abbiamo piene le balle. Del resto, migliaia di conventi vuoti, di palazzi vuoti, di terre da coltivare, tutti di proprietà del vicariato di Dio in Terra non aspettano altro che di ospitare i milioni di afro asiatici che sbarcano sulle coste dell’Occidente. Anche se mi chiedo spesso come mai non vengano messi a disposizione delle migliaia di famiglie italiane rimaste senza lavoro e senza casa.
E’ inutile incolpare Matteo Salvini di demagogia e populismo: il nuovo leader della Lega, riferimento forte per la maggior fetta del Popolo di centroDestra e non solo, dice al megafono quello che pensiamo tutti. Anche quei quattro fintoni intellettualoidi di rossa ispirazione che, però, i lavori pesanti e le pulizie a casa loro li fanno fare alle filippine, alle capoverdiane, alle somale, ai bulgari, ai rumeni… Razzisti di merda, travestiti da benefattori. Loro, sì!
Di questi milioni di clandestini africani e mediorientali l’Italia sta soffocando. Si inabissa un doppio millennio di Storia e Tradizione Cristiana, presa al cappio da una variopinta e sempliciotta pretesa multietnica e multireligiosa. Come se, dall’altra parte del Mediterraneo, i Cristiani stiano benissimo e siano liberi di professare la loro e Nostra Religione. Ma per cortesia!!!
L’unica stronzata sfuggita al Nazareno, per la quota umana della propria natura, e, cioè, quel “porgi l’altra guancia” non deve servire da passe-partout a chiunque decida di venire in Occidente senza saperne il perché. Porgiamo anche la mano, il cuore e le viscere a chi ha realmente bisogno: ma quel bisogno, oggi, è già dentro la Tua Famiglia, nella casa del Tuo vicino, nella città in cui sei nato, nel Paese che i Tuoi avi hanno costruito sputando sangue e masticando silenziosamente e dignitosamente pane e miseria. A volte, il pane. Sempre, la miseria. Più o meno come accade oggi…
E, dunque, gli stranieri clandestini, i rom, i terroristi mascherati, perché ci scelgono? Già, che ci vengono a fare, da queste nostre parti, visto che, poi, non trovano occupazione (come noi), non hanno casa, non sono amati, mangiano e cacano nei parchi cittadini, per le antiche strade, davanti alle scuole, dentro le stazioni e chissà dove altro? Visto che sono tutti armati di cellulare carico, come mai non avvisano le famiglie della condizione in cui si trovano? E come mai, dai Paesi in guerra, non scappano donne e bambini, ma solo giovanotti buoni per la resistenza?
Che dubbio demagogico e populista, fascista e privo di umanità, signor Spirlì! Lei, che professa una fede cristiana, una correttezza morale, un amore per l’uomo, diventa così spietato di fronte a quegli occhioni smarriti, incorniciati dai salvagente della Marina?
Eh, beh! E’ un peccato di cui mi macchio, per lo sviscerato amore nei confronti dei milioni di morti degli ultimi ventuno secoli di guerre. Lotte cruente contro infedeli scannabambini, scannadonne e scannauomini che sbarcavano assetati di sangue sulle nostre coste. Con gli stessi occhioni dei loro pronipoti.
Qualcuno mi chiama razzista. Non ne muoio. Dovrei rispondere che il contrario, oggi, è Patriota!
Fra me e me. Convinto che ce la faremo. Come sempre.