Nel dubbio, meglio Russo che islamico
Giovedì 10 settembre 2015 – San Nicola da Tolentino – Redazione SUD, Area industriale Porto Gioia Tauro
E, finalmente, qualcuno il culo dalla sedia l’ha alzato!
Radio Speranza sta trasmettendo news che cercano, invocano conferma: i fratelli russi sono in Siria a combattere i tagliagole dell’Islam. Foto e video ne testimonierebbero la presenza. Attiva.
A dire di molti, droni da combattimento e forze speciali di Mosca si trovano già al fianco di Assad per contrastare l’avanzata e l’accomodamento dei soldati del terrore islamico di Isis.
Inutile sperare che ci arrivino anche le truppe europee, e, soprattutto, quelle italofrancogermaniche, paralizzate come sono nell’infelice compito di cucinare a ritmo continuo kebab d’agnello per milioni di clandestini di terra e di mare.
Così, mentre noi spazziamo e lucidiamo case nuove di pacca, per accogliere da padroni gli invasori di ogni contrada a sud di Bova marina, i fratelli russi ci mettono la faccia e qualche pistola carica e vanno all’attacco dei nuovi nazisti, coccolati dai comunisti di tutto l’occidente, servosocio e ancella prona delle peggiori associazioni pseudoumanitarie con Iban in grassetto e conto aperto con l’UE.
Perché la vergogna e la codardia non sono, certamente, solo una medaglia di conio extracomunitario. Certo Ovest, infatti, spaventa per l’ignominioso silenzio in questo esodo coranico di popoli furbi quanto una volpe del deserto. Stiamo per essere soffocati dall’afosa presenza di popoli invasori e, mistero della fede, tutti i nostri rappresentanti ci impongono di aprire le chiappe e sorridere.
Unico occhio attento e svelto, quello del presunto omofobo Putin, al quale, scusandomi per qualche vaffanculo del passato, chiedo se gli dovesse mai servire un ufficiale di cavalleria congedato, di 54 anni ben portati, pronto a partire. E sparare. Devo giusto lucidare una croce metallica da appuntare al centro del petto, perché nel cuore è già incisa. E sono a sua disposizione.
La notizia della presenza russa in quei deserti comincia a tranquillizzarmi: laggiù, Qualcuno ci ama!
Ah, dimenticavo! Non taggatemi in foto “aggiustate” di bambini morti annegati. E non segnalatemi programmi televisivi di promozione di cuochi stranieri in Italia. Non mi interessano. Grazie!