Ma che mondo è?
Martedì 2 agosto 2016 – senza Santi in Paradiso – a Casa Spirlì, Calabria
(distribuzione di bruschetta pseudodivina ad infedeli)
Vaffanculo! Sì, Vaffanculo alla scempiaggine umana. Alla sua ottusa stupidità da sinedrio del terzo millennio. Al pressappochismo cristiano, che distribuisce Corpo di Cristo agli infedeli maomettani. Al volemosebbene anche sgozzati. A questa fiera di vomitevole fintume pseudofraterno. Vaffanculo alla falsa fede, farisea fino al piloro, e alla immorale pietà da centro commerciale dei sentimenti.
A chi, delinquente, cocciutamente sbarca e a chi mefistofelicamente lo accoglie a pagamento. A chi, avido più di un cefalo, mette a disposizione grandi alberghi per accumulare dollaroni coccolando zozzoni che smadonnano se la pasta è pasta.
Vaffanculo all’europina dei burocrati papponi, che sta distribuendo soldi nostri alle mafie e alle mafie e alle mafie, facendo finta che siano Chiesa di Dio e Casa Comune di ogni nato.
A tutti i leccacandele che, per salvarsi l’anima pubblica, sporcano l’anima vera. Pensano diavoli e predicano mielose parole di pace. Finti. Come le candele di plastica che ardono sugli altari delle chiese, rette, purtroppo sempre di più, dal peggio che i seminari abbiano potuto partorire negli ultimi decenni.
E Vaffanculo a me, che, nonostante questo troiaio, non ce la faccio mica a odiare il mio Occidente, che si consegna al boia senza nemmeno cantare l’Osanna, per non disturbare le orecchie del carnefice. A me, che credo sempre che, alla fine, da questa dolorosissima croce partirà un raggio di Luce Divina e Speranza di Nuova Vita.
Sì, la Speranza che questo mondo orrendo, impastato di approssimazione e vuotezza assoluta, grasso di hamburger di carne marcia e ricostituita, ubriaco di bollicine cancerogene, insanguinato dall’odio maomettano, possa ritrovare la propria Identità. Possa tornare ad essere un Mondo di Popoli e non una massa informe di bolo umano senz’anima e senza dignità. Quel Mondo in cui la Russia parlava russo e abitava dagli Urali alla Camchatka, l’Italia confinava con la Francia, la Svizzera, l’Austria e la Jugoslavia. Bergoglio abitava in Argentina e Ratzinger era il dotto e ispirato Prefetto della Congregazione per la Dottrina della Fede. O quando gli States si chiamavano l’America e l’Africa era nera. La Cina lontana e l’Australia, un aerogramma azzurro scritto e spedito da mia zia Teresa, emigrata ad Adelaide.
Oppure, più credibilmente, il mondo in cui Gheddafi e Saddam erano vivi e garantivano equilibrio. Stabilità. Mubarak era al posto giusto e arginava lo strapotere degli arabi. La merkel e sarkozy non ridacchiavano a sproposito e obama non li lisciava come gattini bagnati dal temporale.
Ora, che mondo è?
Abbiamo due tonache bianche che non fanno un Papa, governi in giro per il pianeta a cui non tieni su le braghe manco col fil di ferro, mafioneria spavalda e strapotente che comanda sulle nostre ormai misere esistenze, e sette miliardi e più di rincoglioniti che, pur di difendere il proprio smartphone acquistato a rate come un materasso a molle, si farebbero inculare anche dal più malato dei marziani.
Che mondo è?
E il nostro Occidente, terra di grandi rivoluzionari e storiche ghigliottine, che mondo è? Siamo davvero così codardi da farci sodomizzare l’anima senza fiatare? Siamo veramente così vigliacchi da consegnare la nostra Storia a queste orde musulmane, senza combattere fino all’estremo sacrificio? Siamo così morti?
Fra me e il nulla…