Macerie d’Italia. Occhio agli approfittatori!
Sabato 27 agosto 2016 – Santa Monica (madre di Sant’Agostino) – a casa, in Calabria
(Madonna del Terremoto con Bambino)
No, non scriverò dei neri in hotel e degli Italiani in tenda. E non me ne frega nulla se venti africani abbiano scavato o no fra i detriti: se lo avessero fatto, avrebbero compiuto un milionesimo del loro dovere. Li stiamo facendo rilassare, coccolandoli come principini, in attesa di collocazione in giro per l’Occidente. Se danno una mano, non fanno certo peccato. Almeno secondo la nostra Fede. La loro non la conosco; se mai ne abbiano una. E buona. Amen.
E non scriverò del dolore. Chiunque si sia martoriato sui social e in giro per la Penisola; chiunque abbia sentito la necessità di pubblicare il proprio strazio per la morte di tanti innocenti; chiunque lo abbia fatto, ha sbagliato. Ha vestito panni non suoi e che non competono. La sciagura è delle Famiglie che non ci sono più. Le lacrime più bagnate sono quelle di Chi è rimasto solo a piangere su bare sigillate e allineate come tasti di un pianoforte che non suonerà nessuna armonia. Noi siamo solo spettatori più o meno commossi di questa orrenda apocalisse.
Non scriverò dei politici costernati, affranti, affratellati, infervorati, impegnati con parola d’onore. Non scriverò di fischi, contestazioni, vaffanculi vari.
Voglio solo ricordare che c’è già chi sta disegnando palazzine di merda. Chi le sta progettando. Chi sta impastando finto cemento. Chi sta stipulando contratti, appalti e subappalti. Chi sta prenotando aerei privati e fughe in qualche paradiso tropicale. Sono loro: i soliti papponi. Quelli che hanno già promesso alla moglie la piscina a cuore e all’amante l’appartamentino a Miami. Quelli che stanno parlando col direttore della banca dei do ut des…
I maiali di sempre. Quelli che si ingrassano coi terremoti.
Fra me e me.
#Amatrice #Accumoli #ArquatadelTronto