Anziani omosessuali cubani brindano alla morte del dittatore Fidel
Martedì 29 novembre – San Saturnino martire per la Fede – Redazione SUD, Calabria
Brindano, i vecchi omosessuali cubani superstiti. Tracannano rum e sfanculano quel fottuto lider maximo, dittatore, mercenario e spaccone, che il mondo fasullo delle tshirt, della politica pappona e dei colletti bianchi mafiosi stanno incensando come fosse una vergine al martirio.
Brindano, le vecchie checche con le cicatrici sulla schiena, ricordando le torture, le celle, le umiliazioni, le mortificazioni, le persecuzioni. Cantano inni di liberazione per se stessi e osanna in excelsis per i loro fratelli morti e dimenticati da tutti. Politici, stampa serva, preti venduti.
fidelcastro, icona dei fumatori dai denti gialli e di chi non si lava, è, infine, morto! Se ne va lo studente di buona famiglia, viziato e destinato all’avvocatura. Se ne va il rivoluzionario con la cena della cuoca di famiglia pronta sulla tavola imbandita. Se ne va l’amico/nemico di ceghevara, altro furbacchione, creatore dei campi di concentramento per froci sull’isola più frocia del Caribe. Morti entrambi, se Dio vuole. Il medico guerrafondaio, si dice, ammazzato giovane per ordine “dell’avvocato”. castro, invece, morto da tempo dentro al contenitore rincoglionito dall’età e dai farmaci di sostegno, s’è staccato dalla terra a novant’anni passati. Si dice che il Cielo non lo volesse accogliere. Nonostante le raccomandazioni del suo amico bergoglio. Probabilmente è vero che raglio d’asino non arriva al Cielo.
Si scrivono pagine facendo lo slalom fra le porcherie ideate e compiute da questo spietato macellaio non solo a Cuba, ma in tutti quei Paesi del mondo dove il suo contributo alla guerra è ancora palpitante. Ha esportato soldati rossi ovunque ci fosse una guerra con la stella rossa. Ha ammazzato, personalmente e con altra mano, migliaia di persone.
No, non è un innocente. Né uno che s’è pentito. Arrogante e spaccone come e più di Gheddafi e Saddam, i quali, almeno, servivano a contrastare l’invasione dei clandestini nel mondo civile, è crepato colpevole e convinto. Stando a quanto ci dicono da millenni, dovrebbe essere già sprofondato all’inferno. Nonostante le rassicurazioni gesuite del suo amichetto di bianco vestito.
E, dunque, brindano, i vecchi omosessuali cubani. Ed io con loro.
Scrive Spirlì
Fragole e Cioccolato
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