Caro Mister Facebook
Mercoledì 25 settembre 2019 – San Cleofa – da Casa Spirlì, in Calabria
Caro Mister Facebook nelle persone di tutti coloro che comandano a tuo nome nella tua creatura virtuale e non, e solo in quella,
quanta pena mi fai. Quanta tristezza. Pensi di poter creare un’Umanità nuova. Un popolo di popoli resi schiavi da un algoritmo o dalle decisioni di una gang di gradassi del web come te. Ma sai che non accadrà mai. Sai che sopra ad ogni piccola, microscopica testolina umana, c’è DIO. Che tu cerchi, invano, di negare. Che cerchi, invano, di cancellare. Di uccidere. Invano.
Non ce la farai.
E non ce la farai ad ammazzare nessuno di noi che in DIO crediamo e in DIO abbiamo fiducia.
Vai a cagare, Mister Facebook. A nome mio e anche di tutti coloro che ti usano per quello che sei: uno strumento. E che non ti consentiranno mai di essere più di quello. Un cosino che oggi ci piace e domani non più!
E pazienza se censuri la mia libertà nel tuo piccolo recinto: c’è un universo in cui posso e voglio vivere. In cui incontrare gli altri UMANI che, come me, credono in DIO e non in te, piccolo sciocco smargiassetto virtuale.
Tu mi censuri? Io ti rido in faccia.
Non ti dedico più di questo. Aspetto solo che tu abbia il coraggio di scomunicarmi e cancellarmi dal tuo mondo. Sappi che le verdure genuine del mio orto, il pane buono del mio fornaio, l’olio buono della mia terra, i miei meravigliosi Amici, la MIA FAMIGLIA VERA, con un Padre già Angelo e una Madre che mi è diventata Figlia, con le mie adorate SORELLE e le loro portentose FAMIGLIE VERE, con i miei COGNATI e i miei NIPOTI e PRONIPOTI tutti nati da MATRIMONI VERI e non da pretenziosi accoppiamenti che nessuna Legge della Natura, né l’UNICO DIO, né alcun uomo di buonsenso potrà mai accettare, ecco, tutte questi meravigliosi DONI di DIO non potrai cancellarli MAI. Sei un piccolo uomo che morirà, creperà come tutti, magari soffrendo, forse no. Lascerai dietro di te miliardi di soldi che non hai mai potuto contare, né toccare. Lascerai merda. Come tutti noi. Piccolo sciocco uomo che crede ancora di poter comprare le vite degli altri, sapendo che non sei padrone nemmeno della tua.
Vaffanculo, sciocco mister Facebook. Con affetto e compassione. NinoSpirlì (a casa tua, Signor Nino Spirlì)
#censuramistaminchia