#iorestoacasa con e per Lei
Martedì, 10 marzo 2020 – San Macario – da Casa Spirlì, a Taurianova
Siamo #unacosasola, noi due, da più di cinquant’anni. Ma che dico? Da prima del Prima. Siamo #unacosasola dalla Scintilla. E ci siamo impastati milioni e milioni di volte, in forme e colori, suoni e silenzi, fino ad arrivare a quella notte di tanti anni fa, quando Lei, umana, poco più che ventenne, mi mise al mondo. A questo mondo. Rischiando la propria vita, visto che il primo parto gemellare l’aveva portata sulla soglia del Paradiso, grazie all’incompetenza di un professorone dell’epoca… Fortunatamente, la Porta d’Oro, quella volta, restò chiusa e Lei tornò…
Poi, io…
E, da quel primo istante, da quelle 23, 50 spaccate, Lei ed io siamo indissolubilmente #unacosasola. Sì, certo, l’ho “tradita” con l’unico Uomo della mia vita: si è chiamato Mimmo fino al 1999, era Suo marito e mio Padre. Un amore folle e complice, il nostro, fatto di piccoli grandi momenti. Di indimenticabili insegnamenti, mai pallosi, mai pedanti, mai pesanti. Quell’Uomo Speciale, mi ha allevato in maniera speciale. Regalandomi una vita speciale. Ed io Lo costringo, imperterrito ed ancora, a vivere, qui e ora, con il mio continuo, ininterrotto Amore filiale e speciale. Ma, di Lui, Lei non è gelosa. Anzi. Insieme coltiviamo le rose e le orchidee, i gladioli e le strelitzie per offrirGlieli in vaso. Insieme, in devoto silenzio, mettiamo in ordine l’altare della cappella di Famiglia e puliamo i marmi delle lapidi e le foto in porcellana. Insieme.
Insieme, mia Madre ed io, ci dedichiamo alle cure della nostra Famiglia. Condividiamo un Amore viscerale per le mie Sorelle con Mariti, Figlie e Figli, Generi e Nuore e Nipotini. E mi piace che Lei, ora, di tanto in tanto, mi chiami Mimmo e mi comunichi che “ha telefonato tua figlia” o mi chieda “hai portato le zeppole a tua figlia”… Lapsus, certo, ma che toccano il cuore. No, non mi spavento se, a volte, la vedo volare con la mente. Perché appena torna mi racconta dei suoi tre anni. E mi insegna le filastrocche e le preghiere in dialetto. Quelle che mi toccano l’Anima e me la risvegliano. Quelle che diventano Ricco Patrimonio di Famiglia. Forse, dell’Umanità. Magari, su una pagina di libro, prima che sia tardi.
Insieme. E a Casa. A difendere il profumo che hanno lasciato in ogni stanza le Persone Care che qui sono vissute e che qui hanno salutato per l’ultima volta la luce del giorno.
A Casa. Insieme. Per eternare questo meraviglioso Mistero dell’Amore Filiale, divino quanto quello che legò Maria a Gesù, Gesù a Maria. Perché ogni figlio che ami sua Madre, trasforma i chiodi della Croce in carezze, la lancia nel Costato in un bacio.
Sì, Insieme. A porte chiuse. Perché quel maledetto virus non entri ad offendere un sentimento così potente. Perché passi dritto davanti alla porta segnata col sangue dell’Agnello.
Rispettoso della Legge, mi auguro di non commettere nessun errore, nessuna leggerezza. Per poter consentire ad una quercia di continuare a farsi accarezzare dal vento e dalla pioggia, riscaldare dal sole e nutrire dalla terra. E resistere, fertile e forte, per mille e mille anni ancora.
Per questo e per quel Tesoro che Lei ha dentro, #iorestoacasa
#Mammaefiglio #Genitori #proteggiamogliAnziani #Famiglia #MadreePadre #MammaeFiglie