Quando Dario sogna i numeri
[photopress:BALLOTTAgg_1.JPG,thumb,alignleft] No, non ha dato un bello spettacolo il buon Dario Franceschini ieri, commentando in diretta su Sky i risultati dei ballottaggi per le Province e i Comuni. Proprio no. Avesse almeno aspettato il risultato di Milano, prima di parlare… Si fosse fatto dare qualche conteggio giusto, invece di dare i numeri.
Evidentemente era in astinenza da tv, visto che prima del voto ha lasciato parlare e straparlare Massimo D’Alema e forse si è limitato a leggere Repubblica e L’Espresso , un po’ di stampa estera, nell’illusione che bastasse la “campagna del gossip” a dare una “spallatina” all’avanzata elettorale di Pdl e Lega. Giusto per cercare di puntellare la sua traballante candidatura alla segreteria del Pd ora ufficiliazzata. Ma Franceschini non aveva detto urbi et orbi, come sempre sicuro di sè: non mi ricandido, il mio compito è a termine? Bella frase che ricorsa quella di Veltroni e sulla sua decisione di andare in Africa… Ma si sa, anche la “piccola patria ” del Pd ha bisogno dei suoi salvatori e dell’uomo del destino, magari in ticket con la “nuova” icona, la Serracchiani, quella che ha detto a Grillo “abbiamo lo stesso obbiettivo” ma usiamo metodi diversi (di sicuro diversi, a cominciare dal gossip anti Cav).
Ma tant’è, non la faccio lunga. Ecco il Franceschini-pensiero: “Comincia il declino della destra. Sarà un percorso lungo ma con lavoro e impegno porteremo avanti il cambiamento del Paese”. Proprio così , incredibile ma vero: “lui” ha vinto, tanto per cambiare. Mancava solo il gesto della “vi” di victory alla Churchill per stupire anche il cameraman…
Allora vediamola questa vittoria, attraverso la semplice contabilità del risultato dei ballotaggi. Prima del voto 50 Province erano in mano al centrosinistra, 9 al centrodestra. Dopo il voto, 34 Province sono in mano al centrodestra, 28 al centrosinistra. Quindi: 23 Province amministrate dal centrosinistra sono passate al centrodestra (tra queste ci sono Milano e Venezia, tanto per dire…). E quante sono passate dal centrodestra al centrosinistra? Nessuna. Proprio così: 0. Al centrosinistra nel restano 27, quasi tutti feudi rossi. E nelle tre nuove Province dove si è votato per la prima volta, due sono andate al centrodestra: Monza al Nord e Barletta-Adria-Trani al Sud. Fermo è andata al centrosinistra. Ma Dario Franceschini ha vinto lo stesso.
E vogliamo parlare dei Comuni capoluogo? Parliamone. E diciamo subito che 9 sono passati dal centrosinistra al centrodestra. Si chiama ribaltone. Come è avvenuto per la prima volta da 63 anni a Prato… Quanti invece ne ha strappati il Pd al Pdl? Nessuno. Ma Dario Franceschini ha vinto lo stesso.
In fondo dare i numeri non costa niente, basta poco per sognare.
Segnalo, sulla Stampa (mercoledì 24 giugno), l’editoriale di Luca Ricolfi dal titolo “Ma il Pd non sa contare”
Se il Pd perde perfino a Sassuolo di Mario Giordano