La “libertà” di Santoro
[photopress:RAI__SAN.JPG,thumb,alignleft] Vabbè, la chiamano televisione pubblica, la Rai…. Se vogliamo crederci ancora dopo il ritorno di Michele Santoro e di Annozero su RaiDue, preceduto da un battage pubblicitario incentrato sull’ovvio leit motiv “ci censurano” (ovviamente i censuratori sono i soliti cattivi del centrodestra, Berlusconi in testa), ci vuole fegato. Ma si sa, la Rai non è la Bbc (che pure ha i suoi difettucci) e si vede. Come dice Garimberti: “C’è la democrazia del telecomando”.
La trasmissione ha dispiegato ancora una volta la solita messa cantata del “santorismo” televisivo: copione, scenografia, taglia & cuci di servizi e interventi funzionali al “messaggio” di una sorta di ghigliottina mediatica che non è altro che la continuazione della politica con altri mezzi. L’arcinemico è quello di sempre, Silvio Berlusconi. Con una variante (prevedibile) anche Vittorio Feltri e il Giornale sono entrati nel mirino di Michele. Arcinemici anche noi. In fondo, più ti leggono, più sputtani ipocrisie e falsi moralisti più ti attaccano… Altra “variante” inserita nel minestrone lo spezzone di intervista alla D’Addario: ci voleva la escort santificata dalla sinistra per non parlare (troppo) di Tarantini e dello scandalo della sanità in Puglia…
Così ad Annozero si riparte da dove si era finito: escort, letti, gossip, sottintesi, ammiccamenti e quant’altro. Predica del conduttore, riassunto di Travaglio sulle escort e il Cav (già letto sull’Espresso), vignette di Vauro ecc. ecc. In fondo oggi questo è il bello della sinistra, altro e di meglio alle viste per ora non si vede. Con il direttore dell’Unità Concita De Gregorio pronta a battibeccare per cadere poi su un’infelice e bruttisima frase sulla cocaina (della serie “ma non non ho detto così…” ma intanto l’ha detto, aggiungio io). L’altra variante sul tema (più sottile, questa) è stata l’entrata a piedi uniti nel congresso del Pd. Non credo che Santoro tifi per la parte di D’Alema che si è beccato qualche randellata pure lui… E, a proposito di Pd, a sostituire la Granbassi nella scenografia è arrivata Giulia Innocenzi, che è stata candidata (sconfitta) alle primarie dei giovani del Pd.
Qualche lettore del Giornale.it, commentando nei giorni scorsi gli articoli su Santoro ha scritto: ma perché non lo fanno segretario dei Democratici? Bella domanda. Intanto la libertà di stampa (e anche la sua, intendo di Santoro) è salva, altro che censura…
A proposito di “democrazia del telecomando”, la fiction di Raiuno Don Matteo 7 ha vinto il prime time, seguito da Annozero mentre Porta a Porta è stato il programma più visto in seconda serata.