[photopress:RAI__SAN_1.JPG,thumb,alignleft]”Chi volete, Barabba o… Michele?” Il virgolettato è mio, sia chiaro, libera interpretazione del Michele Santoro pensiero espresso nell’ultimo Annozero, quello andato in onda dopo l’annuncio choc (soprattutto per la sinistra e il popolo della sinistra che segue il verbo dei professionisti dell’anti-berlusconismo duro e puro, senza se e senza ma) dell’accordo fra Santoro e la Rai (con allegata vagonata di milioni di euro pro-conduttore che continuerà a non aver il problema di arrivare ogni mese alla terza settimana).  Ecco l’editoriale che arriva puntuale in diretta. Il bersaglio, o i bersagli? Il Cavaliere? Ma no… L’opposizione che non lo segue e non lo ama ( o che è esperta più di “valori immobiliari” che di tv come l’Idv) e che lui mette all’indice, additandola al “suo” popolo, quello dei santoriani movimento (o partito virtuale?) catodico che si abbevera al suo verbo.
Qualche frase di Michele.
“Se voi pensate che Annozero sia un prodotto proibito, scabroso del servizio pubblico, che non prevede quel tasso di libertà, di spregiudicatezza, di senso critico, allora lasciatemi andare via. Posso ritrovare recuperare quel respiro di libertà che ha caratterizzato Raiperunanotte e non restare accerchiato come il generale Custer e restare vittima degli amici e dei nemici” dice rivolgendosi a Sergio Zavoli, a Pierluigi Bersani e ai consiglieri del Pd.

“Scrive qualcuno  che io sono stanco e provato da tutto questo. Non sono stanco anche se sono alla fine di una stagione. si può accusare qualcuno di essere poco combattivo. Ma quale giornalista della Rai, di Repubblica o del Corriere della Sera avrebbe messo in onda Patrizia D’Addario quando aveva sul tavolo una diffida dell’ufficio legale della Rai che diceva qualsiasi cosa succeda è tutta colpa tua?”.
Con “quei cialtroni del Pd che hanno detto che io mi sono venduto a Berlusconi, quelli non vale la pena nemmeno di prendere un caffè…”.
“Quando Curzio Maltese, che è un mio amico, scrive che Santoro si è arreso a Berlusconi, è grave. Non mi sono mai arreso ma nemmeno mi sono arreso all’indifferenza del suo giornale, la Repubblica, per i problemi che riguardano la libertà del giornalista televisivo. Dove era Repubblica quando noi venivamo sanzionati dall’Authority per le Comunicazioni in disprezzo di quello che prevede la Costituzione per la libertà di espressione? Dov’era quando si abolivano i docudrama, un genere in voga in tutta Europa diventato proibito in Italia?”. Stoccata a Travaglio, chiamata di “correità” per De Bortoli, Mauro e Calabresi (direttori di Corsera, Repubblica e Stampa). Ce n’è per tutti.
E tutto si racchiude in quel: “Firmo o no?”. Messaggio al Pd e alla Tv di Stato. Nella rappresentazione che ha di se stesso, Santoro è la tesi e l’antitesi hegeliana della libertà di pensiero e della libertà di stampa. Non c’è altro al di fuori di questo e “Raiperunanotte” è la sintesi perfetta, Luttazzi incluso con la sua “forza eversiva” libera di esprimersi. “Firmo o no?”, dunque. Se non la pensate come me (e se non posso andare avanti così) “lasciatemi andar via”.  Ci sarà qualcuno in questa sinistra  che vorrà salvare il soldato Santoro? O lo condannerà a percorrere altre strade ricco e infelice?
Anche perché la difesa di Bersani dice e non dice perché fa un paragone a mio parere non rproprio felice, visto che della Rai dice: è come “se l’Inter spendesse milioni per mandare via Balotelli”. Il Balotelli gran giocatore ma anche…. diciamo “ragazzaccio ingestibile…” (questo virgolettato è mio). L’informazione di Santoro sulla rai come il calcio spettacolo da bar: sangue e lacrime nell’arena televisiva come nella curva degli ultras. Bersani francamente poteva risparmiearsela. Passi per la difesa di Di Pietro (quello che se gli è utile va in conferenza stampa anche con Calderoli…).  Del resto nel Pd c’è chi dice che San Michele “ha sputato sangue per difenderlo e ridargli una trasmissione come voleva lui, ben sapendo che poi l’avrebbe usata per attaccarci come ha sempre fatto: Santoro ha sempre portato molti più voti a Berlusconi che a noi, questo è chiaro”. Della serie, quello che teniamo in squadra anche se poi giocano contro…