Il sogno di Monti: la patrimoniale
Finalmente il professor Mario Monti ha pronunciato la parola “proibita”: patrimoniale. Era ora che cadesse l’ultimo velo sul piano del premier, quel TassaItalia partito un anno fa, all’atto dell’insediamento che avrebbe dovuto far scattare l’allarme rosso quando l’altra parola magica “equità” predeveva o come premessa o come postilla, tutti i provvedimenti. Ecco l’ultima tassa che a Monti piace: la patrimoniale da introdurre, attenzione, non con un blitz, non “nottempo” (ricordate il prelievo forzoso dai conti correnti di Amato?). No, si dovrebbe fare con il solito stile sobrio e cortese: “Non sono contrario a una tassa patrimoniale ma dipenderà – ha spiegato Monti – da come funzionerà e da come sarà utilizzata: come strumento fiscale o come misura una tantum da parte di governi che vogliono dare un taglio al passato”. L’unica cosa certa è che la tassa – l’ennesima – dovrebbe essere “generalizzata” e calibrata in modo da non avere come conseguenza una “fuga di capitali” e di investitori.Ma qui mancano per ora strumenti adeguati a impedire questo effetto.
Dopo, vista l’aria che tira e che tirerà, la palla passerà ai partiti e alla maggiornaza che dovrà governare l’Italia, perché come ha detto lo stesso professore (quello dei provvedimenti a volte “brutali”), potrebbe occuparsi di altro perché non gli piacerebbe continuare a fare il premier… A domanda infatti ha risposto con un secco: “No”. Smentendo quel che aveva detto di recente: “Se serve…”.
Così, mentre i partiti litigano su tutto: dalla premiership alla legge elettorale alle alleanze fino all’agenda Monti sì o no, il Professore annuncia che intanto vorrebber finire il “lavoro”. Dopo sarà un’altra storia, tutta da scrivere. Intanto l’annuncio di Monti – di sicuro apprezzato da Bersani, Vendola & C – è che vorrebbe terminare l’unica vera lenzuolata fatta in questo Paese: quella delle tasse. En attendant il CresciItalia, visto l’altissimo livello di prelievo fiscale diretto e indiretto a cui sono inchiodati cittadini, lavoratori e imprese. Domandina finale. La patrimoniale – se ci sarà – riguarderà anche gli immobili, visto che ne è già stata introdotta una, che si chiama Imu… e magari qualcuno pensa di far diventare una Super Imu.
Aggiungo che, come da prassi a quanto pare, arriva la precisazione, patrimoniale sì, anzi no: “Il presidente del consiglio Mario Monti, intervenendo alla conferenza del Financial Times ‘New routes for growth’, non ha affatto annunciato un intervento di tassazione sui patrimoni”. Lo afferma una nota di Palazzo Chigi, precisando che il premier si è limitato a spiegare le scelte fatte “non come premessa di futuri interventi”. “Dopo aver precisato di non essere pregiudizialmente contrario ad una modesta tassazione generalizzata del patrimonio, il presidente ha ricordato il contesto in cui il governo ha operato e i vincoli alle scelte in materia di imposizione fiscale, in particolare la mancanza di una base conoscitiva sufficientemente dettagliata e la necessità di evitare massicce fughe di capitali all’estero. Non essendo perciò realizzabile una tassazione generalizzata del patrimonio, il Governo nel dicembre 2011 è intervenuto, con l’approvazione di tutti i partiti della maggioranza, su varie componenti della ricchezza patrimoniale separatamente, con un risultato effettivo in qualche modo paragonabile. Tutto ciò Monti ha chiarito come spiegazione delle decisioni allora adottate, non come premessa di futuri interventi”.
Ecco invece un pensiero del ministro Corrado Passera: “Le tasse sono troppo alte per chi le paga”.
Del bel parlar…
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