I dolori del “giovane” Bersani

[photopress:bersanov3.jpg,thumb,alignleft] Il risultato (straprevisto) delle primarie del Pd, che hanno incoronato Pier Luigi Bersani segretario del partito democratico, ha iniziato a produrre i loro effetti non appena lo sconfitto Dario Franceschini ha dato l’annuncio della vittoria dell’uomo di Massimo D’Alema. Vittoria netta (oltre il 53% dei consensi) che ha fatto seguito a quella nei congressini degli iscritti al partito. L’avevo scritto diverse volte, sul blog, che sarebbe successo ed è successo. L’ex Pci-Pds-Ds ha battuto l’ex Dc-Ppi. A Franceschini (e ai Ds) non è bastato l’appoggio rosso-sfumato di Fassino per mascherare lo scontro fra ex Pci ed ex Dc (il terzo […]

  

Chi censura Minzolini?

[photopress:RAI_VIGI.JPG,thumb,alignleft] I cantori della libertà di stampa (a senso unico), dopo essersela presa con Bruno Vespa, hanno messo nel mirino – come è stranoto – anche il direttore del Tg1 Augusto Minzolini. A insorgere la sinistra ben sostenuta sulla Tv di Stato anche dal buon Santoro che non ha mancato di far sentire la sua voce in diretta ad Annozero sia contro il conduttore di Porta a Porta che contro il direttore del Tg1. Noto su questo punto che la mancanza di libertà di stampa denunciata dalla sinistra non impedisce che un giornalista a libro paga della Tv di Stato sia […]

  

“Annozero” tra coppole e cattivo gusto

[photopress:tonino.JPG,thumb,alignleft] Annozero atto terzo, dopo la D’Addario va in scena mafia & politica, nel teatrino cupo di Santoro dove si agitano la maschere della tragedia greca. Dopo la D’Addario si riparte dal Lodo Alfano  per riandare indietro nel tempo, fino al 1992 sull’asse Palermo-Roma e sulle verità nascoste. Cronaca di una trasmissione dal copione consueto e annunciato tanto nelle premesse quanto nelle conclusioni inevitabilmente scontate,  raccontate da Stefano Filippi nell’articolo sul Giornale, “Veleni e insulti a Berlusconi, è il solito circo Santoro” . Travaglio ha fatto Travaglio, Santoro idem e Antonio di Pietro ha recitato se stesso accusando come al solito Berlusconi (e […]

  

La “libertà” di Santoro

[photopress:RAI__SAN.JPG,thumb,alignleft] Vabbè, la chiamano televisione pubblica, la Rai…. Se vogliamo crederci ancora dopo il ritorno di Michele Santoro e di Annozero su RaiDue, preceduto da un battage pubblicitario incentrato sull’ovvio leit motiv “ci censurano” (ovviamente i censuratori sono i soliti cattivi del centrodestra, Berlusconi in testa), ci vuole fegato. Ma si sa, la Rai non è la Bbc (che pure ha i suoi difettucci) e si vede. Come dice Garimberti: “C’è la democrazia del telecomando”. La trasmissione ha dispiegato ancora una volta la solita messa cantata del “santorismo” televisivo:  copione, scenografia, taglia & cuci di servizi e interventi funzionali al “messaggio” di una sorta […]

  

Se D’Alema sbianchetta D’Alema

[photopress:RIFORME_2.jpg,thumb,alignleft] E così Massimo D’Alema ha scelto le “Iene” per la sua ultima esternazione, ma forse poteva andare bene anche “Scherzi a parte”. In fondo quello che conta è far passare il messaggio, come si usa dire.  Così il nuovo Massimo D’Alema, quello delle “scosse” sbianchetta il vecchio Massimo D’Alema, quello “figgiccino”, quello del Pci duro e puro. Quasi quasi si “veltronizza”, insomma, tanto che alla fine riesce anche a dire al microfono di Lucci addirittura un “Walter ti voglio bene”… che corregge il precedente “Walter ti stimo”. Ecco la svolta dalemiana: oggi non è più “un comunista”, ma piuttosto […]

  

Immigrati, se Berlusconi e Zapatero…

[photopress:BERLUSCO.JPG,thumb,alignleft] Anche il premier socialista spagnola José Luis Zapatero ammette che in tema di immigrazione la politica dell’Unione europea non va e soprattutto non c’è. Esattemente come il nostro premier Silvio Berlusconi. E guardacaso Zapatero lo ha detto in occasione del vertice bilaterale Italia-Spagna alla Maddalena, usando un linguaggio che non si discosta da quello del Cav che la sinistra continua a contestare. Che cosa ha detto Zapatero? Che la Spgna è favorevole a una politica di immigrazione europea comune, politica che sia di “fermezza contro l’immigrazione clandestina” ma che tenga conto del “pieno rispetto dei diritti umani”. Quindi Italia e […]

  

Ue in fuga dagli immigrati

[photopress:IMMIGRAZ.JPG,thumb,alignleft] Per l’Europa evidentemente avere una “linea” certa e condivisa sulla curvatura e la lunghezza dei cetrioli è più importante che avere una “linea” certa sull’immigrazione. L’Unione europea e la sua elefantiaca burocrazia, su questa delicatissima emergenza, non esiste. Latita, anche se purtroppo non si limita ad essere silente. Già, perché se uno Stato sovrano (metti caso l’Italia) si muove con decisione sul fronte dell’accoglienza, delle regole, della legalità, dei clandestini allora spunta “qualcuno” che silente non resta. E pretende di parlare a nome di tutti i Paesi membri, pronto a dare lezioni. Anche se la linea della Ue sull’immigrazione non […]

  

Il Pd, gli immobili dei Ds e il contrordine compagni della Serracchiani

[photopress:PD_FRANC.JPG,thumb,alignleft] A chi gli immobili dei Ds? Tutti al Pd… Poche battute di Dario Franceschini  nella tappa del tour congressuale del Pd in Romagna, a Bertinoro, bel borgo di collina regno dell’Albana, eccellente vino bianco, hanno messo in allarme rosso gli ex diessini. “Il Pd – ha spiegato Franceschini – è un soggetto giuridicamente nuovo e non ha ereditato nè attivi nè passivi. Ci sono fondazioni Ds con immobili, credo che, al netto dei debiti pagati, tutto il patrimonio e tutte le risorse debbano andare a finire al Pd, che abbiamo fatto tutti insieme. Non ci sarebbe ragione nè giuridica nè politica perchè ciò non […]

  

Pd, il convitato Di Pietro

[photopress:ROMA___S.JPG,thumb,alignleft] Nel duello vero per la conquista della segreteria del Pd tra Franceschini (Veltroni ma forse no… visto che molti Veltroni boys non stanno con Franceschini) e Bersani (D’Alema che riannoda le fila ex diessine…) c’è un convitato di pietra che ha un nome e un cognome precisi: Antonio Di Pietro. E’ infatti il fattore AdP che aleggia sulla contesa che deciderà il destino del più grande partito di opposione. Al di là dell’abile scorreria di disturbo e di “oscuramento” del dibattito lanciate da Beppe Grillo (per conto terzi?), tutte tese a mettere in sordina i temi all’ordine del giorno, a […]

  

Grillo fa un giro sul bus del Pd

[photopress:PD__BEPP1.JPG,thumb,pp_image] Arriva il grande caldo, le temperature in Italia saliranno a 37 gradi e più e gli italiani si preparano a scappare sotto l’ombrellone perché se dalla Libia arriveranno meno immigrati, il caldo sahariano  non lo ferma nemmeno Maroni. Luglio torrido per tutti, anche per la politica, soprattutto nel Pd, dove il termometro è schizzato a livelli da allarme rosso, come in un’allucinazione da caldo. Altro che addio di Veltroni, boutade alla Franceschini, scosse dalemiane. Sul “partito che non c’è”, il Pd, ora soffia il khamsin del comico-populista per eccellenza: Beppe Grillo. Non bastava l’incubo Di Pietro, non bastavano la […]

  

Il G8 terremota la sinistra

[photopress:obama1.JPG,thumb,alignleft]Dice Dario Franceschini: “Abbiamo accolto l’appello del presidente Napolitano ad abbassare i toni in vista del G8. È un atto di responsabilità che ci siamo assunti. Abbiamo molte cose da denunciare ma lo faremo dopo il G8 con molta determinazione e unità tra noi nonostante il confronto congressuale”.  Belle e imbarazzate parole di comodo, le sue. Dovrebbero far riflettere la sinistra per questa sorta di “deposizione provvisoria delle armi” preventiva (alla vigilia del G8) che fa molto comodo a chi si è infilato in una battaglia anti-Cav a colpi di gossip e di campagne scandalistiche orchestrate in Italia e all’estero […]

  

Da Togliatti alla Serracchiani…

[photopress:debora.jpg,thumb,alignleft] Giuro, non avrei voluto scriverlo, questo post.  E’ vero che gli ex Ds-Pds-Pci hanno già subito – oltre alle sconfitte elettorali – la fuga di Veltroni e l’arrivo dell’ex dc Franceschini al vertice del “partito che non c’é”. E’ vero che Dario nella migliore tradizione del “contrordine compagni” si è tranquillamente candidato al congresso. E’ vero che Bersani con D’Alema suggeritore si è messo di traverso candidandosi alla guida del partito mentre il buon Chiamparino ha fatto una clamorosa retromarcia e si è ritirato nella sua Torino. Ma la Serracchiani no. Se penso alla vecchia opposizione, a Togliatti, a Berlinguer, […]

  

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