Non rassegnamoci alla qualunque
“Metropolis” riapre bottega dopo un lungo silenzio causato dal disincanto per la politica, dal pensare al presente senza guardere al futuro. Ma l’ultima intemerata del vice premier, ministro del Lavoro e capo politico dei grillini Luigi Di Maio mi ha costretto al mea culpa. Sono pentito, lo confesso, perché non si puà stare fuori dalla politica guardando dall’altra parte. Chi è al governo, chi siede in Parlamento o amministra una Regione decide per me. E anche chi gestisce un blog “stellato” come quello del Movimento o di Beppe Grillo, purtroppo. Con la presa di Roma da parte della strana alleanza […]