L’opinionista non ha opinioni
Il lettore mi sprona a scrivere. Oggi diverse email mi hanno invitato a scrivere la mia opinione. Il mio problema è che io non ho opinioni. Il mercato azionario italiano è ingessato per l’imminente arrivo delle elezioni. Non penso che vedremo cose strabilianti da qui al 4 marzo e a scanso di eventi terzi provenienti dall’estero. Se prima era rialzo quando tutto crollava lo è ancora oggi e a maggior ragione visto che anche con la chiusura di oggi il nostro mercato ha dimostrato, a livello di indice, un certo tono. Poi se andiamo a vedere i singoli titoli è una disperazione. Anzi no, una soddisfazione: il trading system Contro Trend ha evitato il bagno di sangue e oggi ha chiuso le ultime posizioni e ha iniziato di nuovo a risalire la china. Per come abbiamo settato noi il sistema questo drawdown è normalissimo anzi viene da dire (con il rischio di essere beffeggiati a vita) che ci voleva perché finalmente abbiamo visto quanto male ci può fare questo sistema. E ora dovrebbe tutto tornare alla normalità. Come dire che in Borsa i drawdown sono normali, non è normale invece per noi umani considerare le perdite come ovvie perché vorremmo sempre vincere, e in questo ci sta tutto il gioco del perché solo pochi vincono.
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Sinceramente il gioco delle minute della Fed ed il rischio di inflazione negli USA e l’economia USA che guadagna momentum lasciano il tempo che trovano: abbiamo già visto tutto questo nel periodo 1990 – 2000 e quindi sappiamo che è normale che in una fase di espansione i tassi aumentino, se aumentano meno del tasso di crescita la risposta è chissenefrega, ovvero non è verificata la relazione casuale aumento dei tassi => crollo del PIL, anzi semmai il contrario. Se fare 1k km di corsa è normale sudare, e il sudore è appunto l’innalzamento del costo del denaro. Non necessariamente il sudore in sé e per sé è negativo perché se volete dimagrire di certo seduti con la forchetta in mano non lo potete fare.
Come già da diverso tempo il breadth del mercato italiano (finalmente ho visto in un libro di un santone usa quello che da diverso tempo mi ripromettevo di controllare ovvero che respiro si dice breath ma nei libri di analisi tecnica il respiro si dice breadth che a memoria dovrebbe essere una forma arcaica di breath) è su un punto di minimo mentre il money flow (che spesso e volentieri identifica i punti di giravolta del mercato) ci dice che dovrebbe essere imminente la spinta rialzista. Posto di seguito un grafico molto molto interessante sulla potenza predittiva di Mc Clellan e soprattutto Money Flow:
A livello di singoli titoli andiamo con la lista della spesa:
AUTOSTRADE MERIDIONALI: è il titolo storicamente prediletto da Guido Bellosta, decano degli analisti finanziari italiani. Ovviamente il merito di Guido Bellosta è di avere segnalato la sottovalutazione di questo titolo in tempi non sospetti e di averlo cavalcato senza ritegno finora. Noi d’altro canto facciamo un mestiere diverso da Guido Bellosta e dobbiamo cercare il momentum. E il momentum ora c’è tutto con la barra di lunedì …
FINECO BANK: sul titolo battono volumi e momentum. Ma non abbiamo il punto di entrata giusto …
MONCLER: sotto i massimi assoluti abbiamo un bell’uncino ed è noto che ci piace comprare i massimi assoluti. L’ultima operazione fu sfortunata e da allora il rialzo c’è stato ma molto rumoroso. Con i tempi che corrono e la situazione di congestione questa forza relativa potrebbe estrinsercarsi in un bel movimento. Aspettiamo oggi in giornata a vedere come vanno i volumi … comprare ora prima delle elezioni è sempre un po’ giocare a dadi.
RETELIT: segnaliamo congestione lunga e ripresa del momentum
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