Candele giapponesi: una americanata ?

Non sono mai stato un fan delle candele giapponesi. E questo i miei lettori lo sanno. La diffidenza sulle candele giapponesi nasce dall’aver percepito come l’industria dell’analisi tecnica americana abbia sostanzialmente manipolato quello che storicamente poteva essere un caso precursore di analisi tecnica classica, le candele giapponesi appunto. Premesso che le candele giapponesi come le conosciamo noi oggi non esistono nel senso che sono una invenzione degli americani (senza fare nomi degli autori che le hanno inventate, siccome li ho conosciuti e frequentati personalmente non sarebbe carino), si proprio così, una americanata, rimane il fatto che i giapponesi nel diciottesimo secolo intuirono la potenza della lettura dei grafici e ne iniziarono l’utilizzo attraverso le candele giapponesi, magari non come le conosciamo noi ma sempre candele giapponesi erano.

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La bibbia delle candele giapponesi arriva nel 1986

Il ponte tra Oriente ed Occidente per la diversità della lingua fu reso possibile nel 1986 dal manuale in inglese sulle candele giapponesi di Seiki Shimizu “The Japanese Charts of Charts”, oggi disponibile solo come libro usato su Amazon. In questo libro si parlò per la prima volta di candele giapponesi e da quel momento in poi negli USA ci fu chi pensò bene di impadronirsene. Nessuno in realtà ha visto mai né i sacri testi giapponesi del diciottesimo secolo sulle candele giapponesi né la rappresentazione delle prime candele su pergamena e quindi ogni dubbio in merito è enorme.

Un interessante manuale sulle candele giapponesi

Da questa premessa si potrebbe arguire che io sia un nemico acerrimo delle candele giapponesi: in realtà io trovo che il ruolo delle candele giapponesi, seppure commercialmente deviato dagli americani, sia stato importante nell’analisi tecnica classica perché hanno attirato l’attenzione su quelli che sono in realtà dei pattern di barre. Ecco, siamo arrivati al sodo: fuori dalla mitologia dell’analisi tecnica le candele giapponesi sono dei pattern di barre e alcuni di questi pattern sono notoriamente profittevoli (penso tra tutte le candele giapponesi alle “tre cornacchie nere” o ai “tre soldati bianchi”, niente di magico per intenderci, solo una successione di barre negative o positive). Quindi ho letto con grande soddisfazione il testo di Enzo Vezzosi, autore di Trading Library che ha condensato in un manualetto di 62 pagine dal costo di 24 euro un piccolo arguto corso appunto su questa tecnica di lettura del mercato che va sotto il nome di candele giapponesi. Se volete approfondire lo studio dei pattern di barre (notate l’indiretto affondo) questo libretto sulle candele giapponesi è assolutamente consigliabile perché vi permette di saltare subito al cuore di questa tecnica afferrando il senso anche della relativa terminologia che presta ancora oggi spunti interessati per il trader sia discrezionale che quantitativo. Per gli interessati posto di seguito il link per l’acquisto di questo testo sulle candele giapponesi http://www.tradinglibrary.it/scheda-libro/enzo-vezzosi/analisi-candlestick-9788896481646-410990.html

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