Segnali operativi opzioni: come lasciare a qualcun altro l’onere dello screening quotidiano del mercato!

La ricerca delle strategie di trading in opzioni più adatte da implementare di giorno in giorno – scrive Gianluca Anese, membro del team operativo di TradePort – può essere estenuante, a causa della considerevole disponibilità di sottostanti su cui posizionarsi e delle innumerevoli combinazioni adottabili.

Tempo speso spesso in modo dispersivo e scarsi risultati possono portare alla decisione di affidare la gestione dei propri risparmi a soggetti e istituzioni che investono in strumenti derivati con cognizione di causa e soprattutto utilizzando strumenti di analisi migliori di quelli generalmente a disposizione della massa. Soggetti che propognono segnali operativi sulle opzioni, appunto, ad esempio.

Ma in questo processo è bene stare attenti a quei soggetti che promettono rendimenti elevati e che allo stesso tempo espongono i propri clienti a rischi spesso sconsiderati, e comunque non coerenti con il loro profilo di rischio. I segnali operativi opzioni sono infatti spesso erogati attraverso strategie di tipo naked, ossia non coperte, senza alcuna gestione del rischio.

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 Segnali operativi opzioni: quando il mercato pullula di incoscienti, di falsi guru e di kamikaze con il denaro altrui è facile perdere la voglia di provarci e restare quindi a guardare in modo passivo

Per reazione alla paura di incappare in qualche consulente kamikaze  – scrive Gianluca Anese, membro del team operativo di TradePort –  ci si può trovare quasi paralizzati, con la conseguenza di lasciare parcheggiati i propri fondi per lunghi periodi nel conto corrente, rinunciando così a diverse opportunità.

Nel mare dei siti e dei consulenti che oggi si pubblicizzano su internet, e soprattutto sui social network, dove trovano facilmente una audience non specializzata cui indirizzare servizi di cui a malapena può valutare il rischio, si distingue qualche voce fuori dal coro. Una in particolare, che da sempre offre rendimenti onesti a fronte di rischi controllati, e che mai si è permessa di “giocare” con i risparmi dei propri clienti: QuantOptions.

 Segnali operativi opzioni: QuantOptions non offre sogni, né promesse

Se state cercando la strada per il guadagno facile, qualcuno che faccia tutto al posto vostro e che vi copra di denaro senza che voi facciate il minimo sforzo, mi spiace deludervi  – scrive Gianluca Anese, membro del team operativo di TradePort – dovete guardare altrove.

Se ben utilizzate, le opzioni possono offrire un’ampia gamma di soluzioni che permettono di ottenere profitti regolarmente, gestendo al meglio il rischio assunto. Ma questo non significa che non vi siano pericoli insiti nei segnali operativi opzioni offerti da QuantOptions e che a volte non possano capitare situazioni molto diverse da ciò che ci si aspetti, con conseguenti risultati negativi. Alla fine dei conti ciò che importa è che il capitale cresca nel tempo, ad un tasso di rendimento su rischio soddisfacente. Focalizzarsi solo sui profitti attesi, ignorando completamente i rischi che ad essi si accompagnano, è del resto uno degli errori più diffusi tra coloro che si illudono di poter trovare scorciatoie per una vita comoda.

 Segnali operativi opzioni: la serietà è sempre più rara

QuantOptions offre ai suoi abbonati un servizio di segnali operativi opzioni gestito in modo professionale; fornisce quotidianamente indicazioni sulle migliori strategie da implementare di volta in volta, ed un costante aggiornamento sulla gestione delle posizioni aperte nei giorni precedenti.

I segnali operativi opzioni proposti  – scrive Gianluca Anese, membro del team operativo di TradePort –  sono selezionati attraverso gli strumenti della piattaforma TradePort, filtrati attraverso l’eperienza del team operativo. La piattaforma effettua quotidianamente uno screening automatico di mercato mediante alcuni algoritmi che sfruttano un criterio statistico rivoluzionario, che è stato descritto in queste pagine in alcuni articoli precedenti da Domenico Dall’Olio, docente di mercati e strumenti finanziari alla Ca’ Foscari di Venezia. Circa 4500 sottostanti vengono scandagliati in cerca di strategie in opzioni alle quali è associata una probabilità di successo non inferiore al 90% alle condizioni correnti di mercato. Una volta aperte, le posizioni vengono monitorate sfruttando gli stessi criteri statistici che hanno portato alla loro creazione, e gestite secondo regole ferree di protezione del capitale dal rischio di eventi imprevisti.

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 Segnali operativi opzioni: sei tu che decidi se e quanto rischiare!

I segnali operativi opzioni offerti da QuantOptions sono l’occasione giusta per coloro i quali si stanno avvicinando al mondo del trading in opzioni e necessitano di essere affiancati da persone competenti con esperienza comprovata nei mercati finanziari, ma anche per chi è già attivo nel campo ed è alla ricerca di strategie in opzioni di terzi da affiancare alle proprie per diversificare i rischi.

Il supporto offerto riguarda tanto il contenuto quanto l’approccio ai mercati. Da un lato i segnali operativi opzioni guidano le scelte di composizione del portafoglio. Dall’altro, il quotidiano aggiornamento delle posizioni per cui si è consigliata l’apertura fornisce una buona linea guida per gestire in modo disciplinato i propri investimenti, con indicazioni dei livelli di attenzione giornalieri oltre i quali far scattare il meccanismo di stop-loss, o, a volte, di rolling delle posizioni.

Il segreto è quello di porsi obiettivi ragionevoli e di stabilire chiaramente se si è in grado di sopportare la perdita in cui si può incorrere nel peggiore (anche se poco probabile) dei casi. Il passo successivo è semplicemente quello di applicare in maniera metodica e razionale le soluzioni già previste al verificarsi di determinate situazioni.

 Segnali operativi opzioni: quali strategie vengono impiegate?

Tra le strategie proposte più frequentemente dai segnali operativi opzioni di QuantOptions troviamo gli spread verticali, combinazioni di acquisti e vendite di opzioni che offrono obiettivi di profitto equilibrati e che, al verificarsi di eventi negativi, permettono di limitare le perdite ad un importo massimo prefissato. I sottostanti a cui vengono applicate queste strategie sono circa 4500 tra titoli ed ETF statunitensi.

Una delle strategie opzioni principali di QuantOptions  – scrive Gianluca Anese, membro del team operativo di TradePort –  è la CoverSpread, basata proprio su spread verticali a credito al ribasso o al rialzo, applicata su opzioni sull’indice FTSE Mib. Questa strategia sistematica è stata oggetto di uno studio operativo di mercato durato circa otto anni, da cui è nato un backtest che ha prodotto metriche positive e risultati che sono stati poi comprovati da una applicazione in reale della strategia stessa.

Pur essendo una strategia in opzioni considerata (spesso a torto) da kamikaze, in QuantOptions si fa uso anche della cosidetta naked put selling, ossia la vendita allo scoperto di opzioni put. Si tratta di una strategia che, se applicata secondo regole codificate e testate su titoli che presentano determinate caratteristiche statistiche, permette di ottenere profitti sistematici a rischio totalmente controllato. L’obiettivo è quello di incassare il premio vendendo opzioni che quasi certamente non verranno esercitate dal compratore. Una volta vendute si tratta di attendere la loro scadenza, con l’aspettativa che il prezzo del titolo in questione non scenderà al di sotto dello strike price entro una certa data.

A differenza della vendita allo scoperto di Call, caratterizzata da un rischio nominalmente illimitato, la naked put selling presenta un rischio massimo corrispondente allo strike price, da cui va sottratto l’importo del premio riscosso. E comunque nel campo delle opzioni su azioni il rischio cui si va incontro con la strategia di cui sopra è di trovarsi compratori di un titolo che ha perso molto del suo valore, e che quindi potrebbe riprendersi in un secondo momento (e nel frattempo si potrebbero adottare altre strategie per generare cash flow periodici, come la covered call writing, ma non vogliamo mettere troppa carne al fuoco!)

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