Azioni Intesa San Paolo: perché il crollo ?

“Azioni Intesa San Paolo ? Interpretazioni alquanto confuse – scrive Lorenzo Raffo editorialista di LombardReport.com – sul vero e proprio crollo (-4,59%) delle azioni Intesa Sanpaolo ( https://www.intesasanpaolo.com/ )in una giornata, quella di ieri, che avrebbe dovuto in realtà rappresentare motivo di un sostanzioso rimbalzo. La storia delle azioni Intesa San Paolo è davvero interessante e costituisce motivo di richiamo per chi opera in un’ottica di dividendi futuri. Il tonfo è iniziato dopo le 13,20, proprio quando il titolo sembrava voler tornare in positivo successivamente a una mattinata altalenante.

Stava allora per cominciare la presentazione dei risultati del primo trimestre 2018 di Intesa Sanpaolo, pienamente in linea con gli obiettivi del Piano di Impresa 2018-2021 e di un utile netto 2018 superiore ai 3,8 miliardi di euro dell’anno scorso. Nel periodo il profitto è stato di 2,179 miliardi di euro rispetto agli 1,738 del primo semestre 2017. Sommando all’utile netto del primo semestre 2018 la plusvalenza di circa 400 milioni di euro derivante dalla partnership con Intrum da contabilizzare entro l’anno, l’utile Intesa Sanpaolo dei sei mesi balza a circa 2,58 miliardi, che corrispondono al 68% dei 3,8 miliardi di utile netto del 2017. Che si vuole di più dalle azioni Intesa San Paolo ?

I buoni dati delle azioni Intesa San Paolo

Inoltre Intesa Sanpaolo ha annunciato:

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● una riduzione dei crediti deteriorati di circa 2 miliardi;

● lo stock degli stessi è sceso del 18,4% al netto delle rettifiche;

● il Common Equity Tier 1 ratio si è attestato a 13,6, dato sempre molto buono;

● la seconda parte dell’anno dovrebbe andare altrettanto bene;

● infine la politica di dividendi per l’esercizio 2018 prevede la distribuzione di un ammontare cash corrispondente a un payout ratio pari all’85% del risultato netto.

I dubbi degli analisti sulle azioni Intesa San Paolo

Insomma notizie assolutamente positive per le azioni Intesa San Paolo – continua Lorenzo Raffo di LombardReport.com – ma che il mercato ha interpretato male, forse per difetti di comunicazione o forse perché si aspettava una maggiore riduzione dei crediti deteriorati o forse per qual payout così alto. Poco importa, perché alla fin fine ha fatto un regalo a chi guarda al 2019 e a un dividend yield Intesa Sanpaolo che potrebbe salire addirittura al 10% se si acquistasse su qualche eccesso futuro di minimo “intraday”.

A questo punto occorre verificare i movimenti delle ultime 50 sedute delle azioni Intesa San Paolo: Si scorge allora che il segno rosso predomina. Ben 28 hanno chiuso in negativo, con un trend compreso fra il nettissimo supporto di 2,425 euro e l’altrettanto forte resistenza di 2,60 euro. Oggi le azioni Intesa San Paolo hanno concluso a 2,513 ma in seduta si è toccato un massimo a 2,659, con un segnale contradditorio perché proprio ieri era finalmente scattato un “buy” da SuperTrend. C’è chi pensa che l’incoerenza abbia un’origine diversa e cioè che sia un avvertimento su timori del credito governativo italiano. Si teme una nuova debolezza strutturale del bancario di casa nostra e la conferma verrebbe dall’andamento quasi simile di Unicredit.

La situazione per le azioni Intesa San Paolo appare certamente confusa – conclude Lorenzo Raffo di LombardReport.com –  e richiede verifiche di lettura nelle prossime settimane. Ma per chi guarda allo yield qualcosa di interessante sta senz’altro mettendosi in moto”.

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