Quante volte abbiamo sentito parlare di asset allocation? E quante volte del corretto processo di investimento? Sino alla nausea, sicuramente, ma ci sono due cose che non ci hanno mai detto.

Oggi parliamo di corretto processo di investimento e asset allocation in modo non convenzionale. Questo perché ci interessa scoprire quello che non ci viene mai detto in merito a questi due importantissimi argomenti, che sono poi quelli che decretano il successo o l’insuccesso dei nostri investimenti.

Chi ha un po’ di esperienza sui mercati e come noi ha già la barba un po’ bianca sa molto bene che il corretto processo di investimento parte da una serie di presupposti molto deboli. Questo perché nello svolgimento degli step si parte da assunzioni (ex-ante nella terminologia tecnica) che sono un misto tra desideri e ipotesi che purtroppo potranno essere verificate solo ex-post, cioè dopo.

Ed è proprio questo è uno dei punti dolenti: tutta la pianificazione “old-style” viene fatta ex ante considerando aspettative e rendimenti attesi che puntualmente non si verificano mai sui mercati. Non si mette mai la giusta attenzione su quanto si deve rischiare per raggiungere quel determinato risultato e di conseguenza quando le cose vanno male non si sa più che pesci prendere.

Così l’assett allocation sarà costruita in base ad obiettivi potenzialmente scollati dalla realtà perché i rendimenti reali potrebbero essere molto diversi da quelli attesi. E in più, se non ho valutato la portata dei rischi e degli imprevisti, la via per il fallimento è perfettamente tracciata.

Si parla sempre solo dell’assett allocation strategica cioè quella di medio lungo termine che di fatto individua principalmente la suddivisione tra azionario ed azionario in base al profilo di rischio dell’investitore. Il problema di un asset allocation esclusivamente impostata in ottica strategica è che la sua staticità può essere molto pericolosa perché sappiamo ormai molto bene che i mercati sono radicalmente cambiati e hanno oggi un respiro molto più di breve termine rispetto ad un ventennio fa.

Quindi per tirare le prime conclusioni: il corretto processo di investimento, unito al concetto di asset allocation come ce li hanno sempre raccontati producono un portafoglio teorico molto rassicurante ma potenzialmente scollato dalla realtà e pericolosamente statico. Diciamo molto tranquillamente l’esatta antitesi di quello che dovrebbe essere oggi il modo di investire con soddisfazione limitando i rischi.

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