Puntare sulle banche italiane ? Siamo tutti italiani e quindi dobbiamo rovesciare il ragionamento perché se il ragionamento non è contorto in Italia non serve a niente. Dunque … se il mercato azionario italiano deve proseguire la sua corsa oltre i massimi della congestione che ci tiene stretti in prigione dal 2009 ad oggi significa che debbono partire anche le banche italiane. Se non partono le banche significa che tutto il mondo va al rialzo tranne l’Italia. Possibile ? No, non è possibile. Quindi dobbiamo scommettere sulle banche italiane.

L’Indipendente di Borsa quatto quatto ha chiamato a collaborare ormai 9 mesi fa Stefano Bonini che è un esperto appunto del settore bancario. E questo in tempi non sospetti. Quindi la risposta al lettore l’abbiamo data con i fatti e non con le parole.

E del resto se una delle migliori performance del Ftse MIB 40 è stata quella di BancoBPM allora una ragione ci sarà e non siamo gli unici a credere che qualcosa possa succedere.

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A favore di un rialzo del settore bancario ci sono diversi fattori: il primo è che i tassi sono in salita ovunque e questo tornerà a dare redditività al margine di interesse con una provvista che verrà mantenuta artificialmente a zero ancora per 2 anni. Il secondo è che si annunciano tagli ai corsi del personale e della struttura con prepensionamenti e chiusura di filiali e questo contribuisce nuovamente ad incrementare la redditività. Il terzo fattore è quello che ormai gli aumenti di capitale che dovevano essere fatti sono stati fatti e non se ne vedono ancora molti all’orizzonte.

Una volta scrissi di MPS e dissi che forse sarebbe arrivato persino il giorno che l’avremmo comprata. E’ arrivato. MPS è la prima ad essere soggetta ad una possibile acquisizione nel gioco del Risiko italiano. Se la guardiamo graficamente siamo ormai vicini a minimi storici e il rischio è basso. Il 2021 sarà l’anno delle aggregazioni bancarie. MPS è al centro di tutto questo.  E uno degli obiettivi di Draghi è quello di venderla. Se noi la guardiamo graficamente ha rotto un supporto molto importante a 1.14 se invece la vediamo nel breve termine vediamo che si avvicina al supporto di 1 euro su cui ha sempre rimbalzato.

E’ una operazione non sui fondamentali ma sulla scommessa che siamo al fine corsa del disastro e qualcosa deve accadere. Il rischio di MPS non esiste perché dietro c’è lo Stato in cui detiene il 70% del capitale. Una banca statalizzata non può fallire tanto più un Draghi presidente del consiglio, garante del sistema bancario. Un obiettivo di 2 euro nel medio periodo può essere realizzato.  Poi a chi venda lo Stato non importa anche se l’ipotesi più attendibile è quella di Unicredit.  Agosto potrebbe essere il mese caldo nel solito bailamme italiano del periodo estivo per sapere di più del futuro di MPS.1000 euro investiti li vale tutti, già 2000 è tanto (è un modo di dire per sottolineare ovviamente che non ci giochiamo la vita sopra MPS ma nella logica del Challenger proviamo il la va o la spacca).

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