E’ finito il grande gioco del rialzo sulle Borse internazionali che ci tiene tutti appiccicati ai pc dal 2020 ? La risposta non è né sì né no poiché la situazione non è così chiara come bisognerebbe per suonare le trombe del ribasso (come in altri casi abbiamo fatto e come siamo pronti nuovamente a fare). Sicuramente quando un’azione o un indice sfiora il massimo precedente ecco che iniziano le preoccupazioni di coloro che sanno bene che prima o poi il “giocattolino” smette di funzionare e per la fisiologica forza di gravità, solitamente, punta al ribasso. Sta succedendo un po’ su tutti gli indici, dall’SP500 agli indici europei.

Personalmente io non vedo però grandi complicazioni a livello grafico nel senso che tutte le rotture che ci sono state di trend line, canali, triangolini e via di scorrendo hanno obiettivi che sono limitati e che sono compatibili con la prosecuzione di un trend rialzista . Quello che mi preoccupa invece è il mercato monetario  mosso dai tassi di interesse.  Negli Stati Uniti ad esempio stiamo assistendo ad una riduzione della base monetaria ad opera della Fed, la quale ha attinto ben 207 miliardi di dollari dalla liquidità che viene utilizzata per investire in bond o meglio in mortgage-backed securities, le obbligazioni che i grandi intermediari piazzano sul mercato per controbilanciare i mutui immobiliari che erogano. La diminuzione della corrente di acquisti di queste obbligazioni da parte della FED ha fatto schizzare al rialzo i tassi di interesse  e questo proprio mentre Il mercato del lavoro statunitense in termini di creazione di nuovi posti di lavoro è inclinato negativamente. Da qui è naturale che qualche dubbio ti inizia a venire …

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Siamo in una fase di incertezza ma non di ribasso conclamato.

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Partiamo ora con l’analisi dei grafico dell’ S&P500:

Analizziamo il grafico giornaliero e prestiamo attenzione al canale contraddistinto dalle linee nere che ha dato forma ad un triangolo (linee blu) che è stato rotto con una proiezione del ribasso che arriva a cavallo della linea verde (quota 4150 punti),  la quale corrisponde anche ad una serie di massimi precedenti abbastanza importanti  segnati nel corso del 2022. La mia previsione è che a cavallo della soglia SP500 indice di  4100/4200 ci possa essere un esaurimento della spinta ribassista. Analizzando la trend line di medio periodo (linea lilla) vediamo come è stata toccata in due punti e poi rotta successivamente.

Un mercato come questo che ha presentato una prima ondata rialzista post covid e poi a seguito di un ritracciamento un’altra gamba per poi arrivare ad un altro massimo quasi allineato con il precedente nel luglio 2023 se dovesse rompere il minimo segnato con la linea blu a 3500 significherebbe tornare ai livelli più bassi post covid, scenario che mi sembra poco ipotizzabile. Per il momento cerchiamo di stare sereni e aspettiamo l’evolversi degli eventi. E rispettiamo gli stop loss.

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