[photopress:stella.jpeg,thumb,pp_image]Guai a toccare Gian Antonio Stella e Sergio Rizzo, con il milione di copie della Casta hanno dato fuoco alle polveri della battaglia contro gli sprechi della politica. Ma se a fare i taglietti alle poltrone sono governi a loro non congeniali la musica cambia. Nel pezzo di oggi sul Corriere della Sera girano all’insù il loro incorruttibile nasino. Calderoli ha fatto approvare (sì cari Stella e Rizzo approvare) una legge che prevede il taglio di 50mila posizioni pubbliche. 30mila (sì cari Stella e Rizzo) consiglieri comunali e15 mila assessori. a cui si sommano sforbiciate ai consigli provinciali e alle Comunità montane. Si poteva fare di più? Maccerto. Ma questo tono da primini della classe che trattano con sufficienza qualsiasi cosa faccia la politica è davvero insopportabile. Il cuoco, come sapete, taglierebbe ad alzo zero. Ma si innervosisce quando legge, all’indomani del primo serio tentativo di disboscamento: ” vuoi vedere che incapaci di tagliare davvero sulle cose grosse -scrive la coppia – il Palazzo vuole offrire alla plebe la testa mozzata del soggetto più debole…”
Insomma che si dia atto che finalmente si è data una sfrondata. Anche se a darla è stato “l’impresentabile Calderoli”. Dai paladini della Anticasta un po’ di onestà intellettuale si può anche richiedere. O no?