Le password dei comunisti
Sì certo il comunismo è finito. Dare a qualcuno del comunista è fuori tempo. Chissà perchè non lo sia dare del fascista, ma questo è un altro discorso.
Ebbene, era tempo, che volevo scriverlo. Ma il cuoco ha scovato una sacca di nuovi comunisti. Non di reduci del passato. Ma di nuovi comunisti, che ritengono la vostra libertà, compresa quella di sbagliare, da tutelare a vostro dispetto. Che vi impongono una strada stretta da rispettare, pena essere uccisi. Meglio dire banditi, fatti fuori. Dalla rete, si intende.
Ebbene costoro sono gli ingegneri, gli informatici, i responsabili o chi diavolo vi pare, che studiano le password sui siti internet.
Leggete l’ennesiva provocazione bolscevica che ho dovuto subire (la subisco tutti i mesi) da questi maledetti rossi, che non mangiano solo i bambini, ma anche la nostra pazienza.
Attenzione.
La nuova password deve essere lunga minimo 8 caratteri , contenere almeno uno dei seguenti caratteri speciali ! ? $ % & @ – _ e deve soddisfare almeno due delle seguenti regole: contenere un carattere maiuscolo (A-Z), uno minuscolo (a-z), una cifra decimale (0-9).
Inoltre non può contenere più di due caratteri consecutivi della userid ,il nome e il cognome dell’utente e deve essere differente dalle ultime nove utilizzate. Il sistema verifica la validità della nuova password impostata.
Io li odio. Io voglio conoscere il comunista, statalista, che si è studiato questa procedura. Mettetelo a guidare un paese e ci obbligherà a decidere il colore dei vostri vestiti, inventerà una norma anche per andare al gabinetto. La rete non è un paese. Ma una sua plastica rappresentazione. Ogni mese il deficente che ha inventato le regole per le pass fa perdere qualche minuto per cambiare parametri. é una mentalità, quello di questi burocrati della rete, da comunisti da piani quinquiennali. Gli individui sono dei minus habens, lo stato (gli informatici) deve occuparsi del loro bene (una password non decrittabile).
Perchè dico che sono comunisti e non solo scemi. Per il semplice motivo che costoro non credono al libero arbitrio, alle libertà individuali. Posso essere libero di non cambiare pass ogni mese? Posso essere libero di mettere una pass semplice? Posso essere libero di sceglierla come diavolo mi pare? Posso essere libero di ritenere inifluente che qualcuno mi rubi i dati? é mai possibile che ogni istante che sono sulla rete mi fottono ad ogni passaggio informazioni preziosi sul sottoscritto e io non abbia la libertà di mettermi in periocolo consapevolmente per avere una pass comoda?
Questi vogliono il nostro bene e ci dettano le pass. La via del’inferno, dicevano gli austriaci, è lastricata di buone intenzioni. Io le pass le odio. Soprattutto se me le fanno cambiare ogni mese e se mi obbligano a mettere dei simboli, che neanche so dove siano sulla tastiera.
ps e se qualcuno si azzarda a dire qualcosa sul rischi truffe e bla bla bla, sono disponibile a firmare on line una volta per tutte un’assunzione di responsabilità per furto di password.