Le notizie, rimbalzate in questi mesi, su un possibile incidente di laboratorio come causa scatenante dell’attuale pandemia rimandano, purtroppo, a casi storici ben noti. L’uso di virus per indebolire il nemico, si sa, è una pratica antica. La peste bubbonica, ad esempio, si affacciò in occidente nel 1347, quando i tartari, durante l’assedio dell’emporio genovese di Caffa in Crimea, lanciarono cadaveri di appestati per fermare l’avanzata mercantile occidentale. E la stessa macabra strategia di contagio fu utilizzata, nel 1763, dal comandante delle forze britanniche nel nord America, Jeffrey Amherst, che fece diffondere il vaiolo tra i nativi dell’Ohio […]