Poesia in morte della Regina Elisabetta

Sono monarchico perché c’era la regina la regina Elisabetta regina di cuori, di fiori di sogni, di colori regina di speranza come una Madonna dei popoli del mare. Non poteva morire come un dio, un eroe, una storia o una canzone. Scorre il tempo sugli umani e sulle mani che ora cercano tristi un’icona da venerare. Non conosco Lilibet, è morta oggi ma ho visto una Regina immortale, camminare come fiamma di speranza nei cammini degli umani. Ora a te, Carlo con ogni fiato e battito e lacrima grido “God save the King!”

  

Gli incubi maschiofobici di Concita De Gregorio

E così Concita De Gregorio sogna un mondo senza maschi e lo definisce “Misterioso, affascinante”. Anzi, ci fantastica sopra: il maschio “non serve alla comunità in questo momento, è servito prima – forse è servito solo allora”. E per allora intende l’istante, magari asettico, della fecondazione. Non si può non ringraziare Concita De Gregorio per averci mostrato in modo così cristallino dove è approdato quello che un tempo si chiamava femminismo: all’odio per i maschi e alla conseguente dissoluzione dell’identità maschile. Era ancora il 1967 quando Valerie Solanas (quella che cercò di ammazzare Andy Warhol) pubblicava il manifesto SCUM, il […]

  

Giorgia Soleri e la poesia fra i ventenni

Giorgia Soleri ha scritto un libro di poesie, e ha fatto bene a farlo, nonostante le polemiche. Il riassunto è questo: c’è una giovane ragazza, Giorgia Soleri appunto, che ottiene molta notorietà per essere la ragazza di Damiano dei Maneskin. Usa questa notorietà per promuovere alcune battaglie di matrice femminista. Finisce per pubblicare un libro di poesie sulla scia di queste battaglie. I social si scatenano per crocifiggerla. Chi mi segue sa cosa penso di questa nuova moda femminista, visione parziale violenta e impositiva, luce tardiva e oscura di una stella già esplosa, quella del “woke” americano. Nonostante ciò sento […]

  

Artissima 2021: parola, fumetti e gli NFT che incombono silenziosi

Artissima 2021 è stata una splendida occasione per comprendere le tendenze dell’arte contemporanea italiana ed europea, in una Torino che torna a traboccare d’arte. Navigando fra gli stand delle principali gallerie, che sfidano con coraggio il mondo post-pandemia, l’occhio attento facilmente poteva cogliere alcune correnti che stanno dando direzione alla produzione artistica. La prima cosa che colpisce è l’uso della parola. Da tempo mi occupo di quella piccola nicchia d’arte che cerca di combinare poesia e arti visive. Mai come quest’anno l’invasione della parola nella materia è stata così evidente. Sono infatti state moltissime le gallerie che hanno proposto sperimentazioni […]

  

Saviano (e Widmann) o Dante? L’Italia al bivio

Le accuse di Widmann a Dante sono reali Nel giorno in cui in Italia si celebrava Dante un giornalista tedesco ha scritto un articolo dipingendo il Sommo Poeta come un narcisista moralista che ha scopiazzato qua e là. La reazione è stata immediata. Da Franceschini a Salvini, passando per Gianrico Carofiglio e Lapo Elkann, l’Italia ha reagito costruendo una risposta solida a questo attacco. Me ne sono subito occupato anche io. Le uniche voci di dissenso sono state il Fatto Quotidiano, che ha fatto leva su alcuni effettivi errori di traduzione del testo di Repubblica, che però come ho ampiamente […]

  

Dante o Arno Widmann? Chi dei due è uno scrittore?

Un giornalista tedesco, tal Arno Widmann, nel giorno in cui in Italia si celebra Dante ha scritto sul Frankfurter Rundschau, un giornale che molti di noi sentiranno citare per la prima volta nella vita, che Dante, essenzialmente, fa schifo. Perché farebbe così schifo? Perché, secondo lui, era un moralista. Fa la morale a Dante perché Dante farebbe la morale. Lo giudica perché giudica. Un genio. Lo considera un plagiatore. Avrebbe copiato dalla poesia provenzale, stravolgendola. E ci tiene a tirare frecciatine antipatiche alla lingua italiana. Usa come somma accusa il fatto che Dante avrebbe copiato da un autore arabo, tirando […]

  

House of the Dragon, il prequel del Trono di spade, già sconfitto dalla censura del politicamente corretto

Il politicamente corretto rischia di rubarci anche il Trono di Spade. House of the Dragon è l’attesissimo prequel di Game of Thrones, il Trono di Spade. Cioè una delle più straordinarie narrazioni cinematografiche degli ultimi decenni. Decine e decine di milioni di persone ne hanno apprezzato il crudo realismo, fatto (anche) di guerre, sesso, violenza. E gestione spietata del potere. E quelle stesse persone – tra cui il sottoscritto – stanno attendendo di tornare a gettarsi in quel mondo così lontano e insieme così vicino. Invece la mannaia del politicamente corretto, la censura del femminismo e il cappio del “me […]

  

Raoul Casadei non se ne va, resta con la sua simpatia

Raoul Casadei se n’è andato. Ma forse no, perché uno come lui non se ne può andare. Lui è uno di quelli che resta anche se ti consumi gli occhi a piangerlo. Ho avuto il privilegio di scrivere insieme a lui il romanzo della sua vita. Ho avuto l’onore di entrare nello scrigno della sua memoria. E ve lo dico io: lui non se ne va, lui resta. Lo spirito romagnolo è strano, sceglie ogni tanto qualche persona e le fa fare patacate talmente grandi che finisce che tutto il mondo si ferma a guardarle. Un po’ tipo Fellini. Un […]

  

Federica Panicucci è troppo intelligente per cadere nella trappola femminista

Federica Panicucci è una donna che ha saputo seminare e raccogliere un’indiscussa stima e ammirazione fra gli italiani. Sempre garbata, sempre dotata di un impeccabile stile – oggi rarissimo a trovarsi – continua a mostrare un volto dell’Italia che non può non piacere. Io sono fra coloro che l’hanno sempre stimata e apprezzata, pur non avendola mai conosciuta di persona. Ecco perché sono rimasto molto perplesso per la polemica che è scoppiata sui social. Un giornalista di Dagospia, Giuseppe Candela, ha pubblicato su Twitter un commento: “Da qualche tempo la Panicucci si veste come una persona normale”. Certo, non era […]

  

ITALIANA: è giusto che il Ministero degli Esteri ignori completamente il pluralismo nella cultura?

Il Ministero degli Affari Esteri ha presentato un nuovo portale, “Italiana”, dedicato alla promozione della lingua, della cultura e della creatività italiana nel mondo, che vede il Ministero impegnato sia nel ruolo di promotore che di produttore e sostenitore diretto di iniziative culturali. L’idea sembrerebbe ottima. Peccato che parta nel peggiore dei modi. A lanciare l’iniziativa infatti, oltre al ministro Di Maio e alla vice direttrice Cecilia Piccioni – figure istituzionali – il ministero ha chiamato personaggi che raccontano la malattia di fondo della cultura italiana. Ossia la sua faziosità militante e la totale mancanza di pluralismo. Padrona di casa […]

  

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