E così Concita De Gregorio sogna un mondo senza maschi e lo definisce “Misterioso, affascinante”. Anzi, ci fantastica sopra: il maschio “non serve alla comunità in questo momento, è servito prima – forse è servito solo allora”. E per allora intende l’istante, magari asettico, della fecondazione. Non si può non ringraziare Concita De Gregorio per averci mostrato in modo così cristallino dove è approdato quello che un tempo si chiamava femminismo: all’odio per i maschi e alla conseguente dissoluzione dell’identità maschile. Era ancora il 1967 quando Valerie Solanas (quella che cercò di ammazzare Andy Warhol) pubblicava il manifesto SCUM, il […]