Federica Panicucci è una donna che ha saputo seminare e raccogliere un’indiscussa stima e ammirazione fra gli italiani. Sempre garbata, sempre dotata di un impeccabile stile – oggi rarissimo a trovarsi – continua a mostrare un volto dell’Italia che non può non piacere.
Io sono fra coloro che l’hanno sempre stimata e apprezzata, pur non avendola mai conosciuta di persona.
Ecco perché sono rimasto molto perplesso per la polemica che è scoppiata sui social.
Un giornalista di Dagospia, Giuseppe Candela, ha pubblicato su Twitter un commento: “Da qualche tempo la Panicucci si veste come una persona normale”.
Certo, non era un commento carino.
Ma la reazione di Federica, lo confesso, mi ha lasciato molto perplesso. Ha infatti scritto un post su Facebook, in cui si legge tra l’altro:
“ma davvero ancora oggi, nel 2021, si può giudicare una donna basandosi su come è vestita? Dalla lunghezza della sua gonna o dai suoi pantaloni aderenti?
Ma davvero ancora oggi, nel 2021, l’aspetto esteriore di una donna, o meglio, il suo guardaroba, può essere motivo di giudizio?
Può davvero ancora accadere che un uomo, un giornalista come in questo caso, giudichi la “normalità” di una donna attraverso i suoi vestiti?
(…)
Sono stanca di leggere ancora messaggi come questi dopo anni di battaglie, stanca come tutte le donne che vengono giudicate sulla base di criteri idioti e insensati.
La prego Signor Candela, la prossima volta che vorrà scrivere di me, critichi la mia professionalità ed eviti di scivolare in stereotipi che oggi, mi lasci dire, sono francamente inaccettabili.
Perché Lei, oggi, con il suo tweet, non ha offeso me, ma ha offeso tutte le donne giudicandole “normali” o non “normali” in base al vestito che indossano.
Vogliamo essere libere, noi donne, di vestirci e di mostrarci come più ci piace”.
Se non fossi sicuro che quello è il suo profilo facebook avrei potuto pensare che a scrivere queste parole, che riassumono gli assunti base del femminismo, fossero la rabbia e l’odio di Michela Murgia.
Invece no.
E qui mi sono preoccupato.
Mi permetto allora, molto sommessamente, di condividere un solo pensiero rivolto a Federica: non hai bisogno di questo. Non hai bisogno di “murgismo”, né di ideologia. Anzi. Ci piaci per ciò che sei, ci piace il tuo sorriso. Non ci piacciono i ringhi delle femministe che oramai affollano ogni pulpito.
Chiunque ti stima e ti apprezza, come il sottoscritto, anche per questo. Non cadere nella trappola dell’odio che sta minando il rapporto fra uomini e donne. Io non conosco Candela, ma un commento poco simpatico resta semplicemente un commento poco simpatico.
Rispondi con il tuo sorriso. Continua a regalarcelo.
Resta ciò che sei sempre stata. Perché di Murgia è ahinoi già pieno il mondo.