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La sagra Malatestiana – dal 1 al 29 settembre a Rimini e dintorni – che ha sorpassato da un bel po’ il mezzo secolo di vita, con la sua programmazione che spazia dalla barocca al jazz anche stavolta dà un’occhiata alle produzioni d’avanguardia e contemporanee (nel computo finiscono anche cicli, rassegne e progetti collaterali sparsi a luglio, agosto fino a novembre). Nel cartellone ecco apparire una serie di autori determinanti: da Karlheinz Stockhausen a Gyorgy Kurtag, forse nell’ottica della celebrazione di due giganti del pensiero musicale moderno: il primo scomparso agli inizi del dicembre 2007, il secondo appena premiato alla carriera col Leone d’oro dalla Biennale Musica, era Luca Francesconi (53esima edizione del festival di musica contemporanea). Ma ora un po’ di storia, di un festival che è arrivato al suo sessantesimo compleanno.

La sagra musicale, che quest’anno compie sessant’anni di vita, è una delle manifestazioni più antiche d’Italia. Alla sua organizzazione, negli anni Cinquanta, ci pensò il sovrintendente del teatro di Bologna Alberto Cappelli su incarico della locale azienda di soggiorno. Da allora ogni anno propone una ricca programmazione e ospita orchestre, ensemble, direttori e solisti di prima grandezza.

Tra gli autori moderni di cui la storica rassegna quest’anno si occuperà ci saranno Stockhausen e Kurtag. In ordine sparso, la data dedicata al compositore tedesco morto quasi due anni fa – che fa parte delle iniziative collaterali – è il 20 novembre. Nella Cineteca Comunale Gambalunga di Rimini, durante l’appuntamento battezzato col nome “In absentia”, verrà proiettato il cortometraggio dei Brother Quay, con musiche del “gigante” del XX secolo. Da non perdere il 2 settembre al Complesso Agostiniani “Kafka Fragmente”, musiche di Kurtag – prima esecuzione in forma scenica – con la regia e i costumi di Denis Krief; soprano Sara Allegretta e violino Anna Tifu.
In allegato: Brother Quay di Stockhausen