MiTo / Del Corno: “Ecco cosa c’è nel cervello del carnefice…”
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“Quando ho letto quel libro l’ho ritenuto subito interessante, assai coinvolgente, tanto per la tematica affrontata quanto per il modo di rappresentarla. Ho pensato che avrei voluto lavorarci sopra, per realizzare un testo musicale…”. A parlare è Filippo Del Corno, 39 anni, compositore milanese. Mercoledì 9 settembre al teatro Franco Parenti di Milano, nell’ambito di SettembreMusica 2009, dalle ore 21 verrà portato in scena “Io Hitler”, azione di teatro musicale tratta da un testo dello scrittore Giuseppe Genna. Direttore: Carlo Boccadoro, ensemble di sette elementi; Francesco Frongia regista.
Parliamo dell’incontro col lavoro letterario di Giuseppe Genna…
“Mi ha colpito dall’inizio per il rovesciamento dei significati del libro di Primo Levi: lui scriveva se questo è un uomo riferendosi alla vittima, Genna scrive se questo è un uomo riferendosi al dittatore. Stavolta un invito a guardare negli occhi lui, il carnefice…. Guardare colui che è portatore, come scrive, di morte e consenso… Tutto è partito nel 2007; poi un anno e mezzo di lavoro su questa tematica con Frongia: in scena ci sarà forte il suo tratto, tutto il suo lavoro e la sua esperienza nel campo del video”.
Musicalmente che cosa succederà?
“Sul palcoscenico ci sarà un ensemble di sette elementi. La musica è una musica scura, tecnicamente parlando non si va mai oltre il dò centrale della tastiera di un pianoforte. Il suono è continuo, di tanto in tanto interrotto da altri suoni o ritmi. Per esempio all’improvviso, emerge un Wagner, autore che al dittatore tedesco piaceva molto. La musica sta a rappresentare il caos, il rumore incessante nel cervello di quell’uomo”.
Azione, teatro per raccontare la storia, parole e note in scena come diari dell’attualità. Tu sei di quei compositori che praticano la “terza via”: non solo strumentale, non solo opera…azione musicale, appunto
“Una sorta di fiume carsico, ogni tanto riemerge la tendenza dell narrazione della storia. Finita l’epoca del cosiddetto impegno dell’artista che attraverso il suo lavoro interveniva direttamente nel dibattito e non solo, oggi la strada è quella della testimonianza. Testimoniare la storia. Abbandonata certa retorica dell’opera lirica, la strada è quella dell’azione musicale”.
In allegato: trailer di “Io, Hitler”.