Personaggi / Lya De Barberiis e la memoria del Novecento
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Lei è un delle grandi pianiste del Novecento: Lya De Barberiis, una vita di musica, 80 anni passati alla tastiera ad interpretare i grandi del passato e del nostro tempo. Doverosa dunque la celebrazione della Filarmonica romana, “Una vita per la musica”. Ultima allieva di Alfredo Casella, fra le prime donne del concertismo italiano, Lya De Barberiis è stata interprete prediletta dei maestri della generazione dell’Ottanta e di Goffredo Petrassi, e dedicataria di molti composizioni pianistiche di quel periodo: “Era la musica del mio tempo – ha detto -, ma sentivo la continuità di una tradizione che amavo”. Quasi 91 anni e ancora con il piacere di suonare, Lya De Barberiis ha presentato un programma dedicato ai “suoi” amati musicisti. Un concerto in ricordo di Alfredo Casella. Apertura con un “Notturno” di Ottorino Respighi, poi “Da un autunno già lontano” di Ildebrando Pizzetti, i tre “Omaggi” di Gian Francesco Malipiero, la “Petite pièce” di Goffredo Petrassi di cui la De Barberiis fece la prima esecuzione assoluta all’Accademia Chigiana di Siena nel 1977, per concludersi con gli Undici pezzi infantili op. 35 di Alfredo Casella.
Lya De Barberiis, è indubbiamente uno dei nomi illustri del concertismo italiano del Novecento. Nata a Lecce il 19 luglio 1919, da oltre ottant’anni si dedica alla musica. Il primo concerto è a 9 anni; a 15 anni si diploma con il massimo dei voti e la lode presso il Conservatorio di Napoli sotto la guida di Alessandro Longo; successivamente si perfeziona all’Accademia di Santa Cecilia con i maestri Casella e Bonucci col massimo dei voti e con gli stessi maestri ottiene il primo premio dell’Accademia Musicale Chigiana di Siena; il Governo francese le dà una borsa di studio per un corso con Marguerite Long a Parigi. Esecutrice di un immenso repertorio (solistico, cameristico e sinfonico), ha suonato in tutto il mondo anche con illustri colleghi e sotto la direzione di grandi direttori d’orchestra quali Abbado, Albert, Aronowitsch, Bertini, Bloomfield, Casella, Celibidache, Dorati.
Per la sua attività concertistica in favore della musica italiana nel mondo è stata insignita del titolo di Commendatore della Repubblica Italiana e per la sua dedizione all’insegnamento (titolare di cattedra all’Accademia di Santa Cecilia) le è stata assegnata la Medaglia d’oro del Ministero della Pubblica Istruzione per i benemeriti della Scuola, della Cultura e dell’Arte. Dedicataria di musiche scritte per lei da parte di molti illustri compositori, ha inciso le integrali pianistiche di Casella, Dallapiccola, Petrassi e le “Sonate” di Cherubini su fortepiano dell’epoca, tutto per l’etichetta Fonit Cetra. Per la casa discografica Rivo Alto ha inciso i “Quadri di una esposizione” di Musorgskij.
In allegato: Lya De Barberiis