Strumenti / Flauto dolce, dal Rinascimento all’elettronica
[youtube xuOKzkusJhk nolink]
Spulciando tra le curiosità musicali dell’estate fanno capolino anche concerti per flauto dolce. Appuntamenti dedicati allo strumento che comunemente viene visto perlopiù legato ai repertori antichi, del Rinascimento e del Barocco e che, storicamente parlando, dopo un oblio pressoché completo nel corso del XIX secolo, fu riscoperto nei primi decenni del XX secolo. Proprio così: fra i primi compositori del Novecento a scrivere opere per flauto si trovino nientemeno che Paul Hindemith, Luciano Berio, Leonard Bernstein e Mauricio Kagel.
Il flauto dolce dunque torna protagosnista domenica 25 luglio a Urbino, nell’ambito di una kermesse locale (appuntamento alle 21.15 al palazzo Ducale, nella sala dei Banchetti). Sul palcoscenico ci sarà una vecchia conoscenza dell’interpretazione: Antonio Politano, dagli osservatori-critici considerato il massimo esponente del flauto dolce impiegato nella musica contemporanea.
Poliano proporrà un nuovo progetto che è il risultato del lavoro svolto insieme agli allievi dei corsi Fima su brani appositamente composti per l’occasione da compositori italiani. Grazie alla collaborazione con Alessandro Ratoci (elettronica dal vivo), il concerto di Politano assumerà una dimensione spaziale e fonica di sicura suggestione. Le musiche sono di Perezzani, Netti, La Licata, Sarto, Corrado, Guarnieri.
Due parole sull’interprete principale e sullo strumento. Politano, 43 anni, catanese, formatosi con Dolci e poi con Steinmann, ha eseguito in prima assoluta opere a lui dedicate di Donatoni, Gervasoni, Pisati, Romitelli e Tedde. Il suo interesse per il repertorio contemporaneo si concrezza nella ricerca di nuove tecniche esecutive sui flauti dolci. E insieme al collega Kees Boeke ha creato “Duix”, un duo per la diffusione della musica elettroacustica per flauti dolci.
Il flauto dolce, uno strumento della famiglia degli aerofoni, è in legno. Come l’ocarina e il tin whistle è anche “a fischietto”, la cui emissione del suono viene provocata dall’incanalamento dell’aria in un condotto ricavato nell’imboccatura dello strumento, che la dirige contro un bordo affilato: l’oscillazione della colonna d’aria tra l’esterno e l’interno mette in vibrazione l’aria contenuta nello strumento.
In allegato: musiche eseguite anche da Antonio Politano