Kernel Festival / Sound design, l’altro volto del cinema in 3D
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Ogni cosa deve avere il suo… suono. Per dire, che non solo i brani musicali più o meno noti – di classica, jazz, contemporanea, rock e pop – bastano o sono adatti per “commentare” immagini, eventi e spettacoli. La parola in molti casi va ceduta subito al progettista del suono, all’inglese: il sound designer, una figura comparsa con l’avvento della tecnologia, dell’elettronica, e assai prosperante nel nostro tempo. Giusto per ricordare: il professionista in questione si occupa della creazione o modificazione per i più diversi scopi del materiale sonoro. Ne conseguono colonne sonore, sonorizzazioni, flash aurali più o meno soprendenti.
Un’abbondante messe di esiti sonori e sortilegi digitali del genere, c’è da giurarci, la si potrà probabilmente trovare venerdì e sabato 28 settembre presso il “Kernel Mapping Cinema”, rassegna internazionale di audiovisivi 3D Mapping (Villa Tittoni Traversi, a Desio – ore 20.30 e ore 23.15): una due giorni di proiezioni audiovisive e tredici artisti in gara (info programma: www.kernelfestival.net).
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Ecco alcuni nomi dei partecipanti: Luca Agnani, Insynchlab, Kanaka Project, Julien Noyer, Paradigme, Andrea Giansanti, Luckyassembler, Stereochrome, Thetis, Video animazioni vive, Ouchhh, Nobu_LAB. Tre i nomi fuori concorso: da Barcellona il pluripremiato collettivo Telenoika, Roberto Fazio, l’artista italiano che ha firmato tra l’altro l’istallazione celebrativa Boss – McLaren, e Areaodeon.
In allegato: sound design