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(Tempo di valse – poco vivace (à l’orgue de Barberie). Chissà che cosa avrebbe detto Giovanni Barbieri, che nel 1702 inventò l’Organetto di Barberia, nel sentire il quarto brano di Musica Ricercata (“Tempo di valse” – poco vivace – a l’orgue de Barberie)? Già perché questo strumento aerofono a tastiera ha ispirato più di un compositore dal Novecento in poi, come per esempio il contemporaneo clarinettista tedesco Michael Reissler. Ma tornando al Nostro, che non troppo raramente mostra di gradire “strane” alterazioni in chiave (e lo fa anche in questa occasione: Sib e Fa-dies, una scala “Overtone”). Qui si è in presenza di un valzer appunto (tempo ternario), con un uso già “allargato” delle altezze, presenti in numero di 4 (Fa, Sol, La, Sib). Il carattere del brano dalle prime battute vuole richiamare il marchingegno di strada, con una zoppia ritmica, introdotta qua e là con una battuta in 2/4. In questo “poco vivace” prevale un sentimento di maggiore libertà, coi suoi “grazioso”, “pochissimo rit.”, “mp”, dinamiche usate sempre come frecce in composizioni costruite su materiale limitato. Rispetto agli altri tre primi brani di qui in poi la sfida di Musica Ricercata pare avviarsi verso mari “più tranquilli”: quattro note danno maggiori possibilità.

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E questo brano dunque appare travestito di una certa normalità. Sebbene le complicazioni non manchino: a parte l’impulso ternario interrotto periodicamente da battute in 2/4, la maggiore difficoltà risiede proprio nell’interpretazione, coi suoi cambi improvvisi e continui di dinamiche. La melodia si può definire standard, una “classica”costruzione AABA. A parte brevi tratti l’accompagnamento è quello del valzer, così come nella melodia si avverte il genere. Si va dal “giro” tipico di note in successione a una sorta di cantato “saltellante”, fino alle note doppie al climax. Prima della ripresa che porta all’ultimo rettilineo (dalla 53esima battuta) ecco comparire un diversivo, un poco rallentando. I Sol diesis-Sol insieme, Fdiesi-Sol; giochi di luci e ombre contrasti, dissonanze quasi sussurrate – la lezione di Bartòk? la lezione delle scuole nazionali dell’Est? – per poi lentamente immettersi nuovamente sulla strada maestra, con discrezione riappare il valzer.  Finale di altezze siderali. E l’organetto di Barberia secondo Ligeti si spegne in un pianissimo.
In allegato: il quarto brano di Musica ricercata e altro