BachBox / Il ritorno di Mantanus e la “creatura” (unica) di Prosseda
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Toh, chi si rivede: Teotronico, il robot-musicista del noto pianista nazionale Roberto Prosseda, per una sera testimonial. Già, proprio così: di recente, raccontano le cronache, ad Eataly in piazza XXV Aprile a Milano c’è stata la presentazione del nuovo album del direttore d’orchestra e compositore Matthieu Mantanus – “Bachbox” (la prima “Partita” di Sebastian con variazioni elettroniche scritte dallo stesso Mantanus, che dopo la direzione in jeans torna in versione crossover). Mantanus ha potuto contare sul “talentuoso” automa musicale a lui “affidato” solo per una sera dal creatore-amico per un confronto a colpi di note – un po’ come se un vecchio Maestro sostenesse quello più giovane – e per arricchire l’evento della presentazione discografica.
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Successo assicurato senza sfide all’ultimo chip, o cose del genere. Un interessante esecuzione musicale. Teotronico – va ricordato – è un progetto di Prosseda (con “lui” ingaggia confronti tipo uomo contro “macchina”) e ha però anche contenuti divulgativi. Viene visto con molto interesse un po’ in tutto il mondo, per le sue funzioni e la sua unicità. Il rappresentante dell'”intelligenza artificiale” l’altra sera sul palco di Eataly ha fatto la sua rapida comparsa, prima di tornare a casa da “papà”, suonando alcuni brani della “Partita” bachiana e alcune variazioni elettroniche del nuovo disco. Ora lo show continuerà ovviamente senza di lui. Dal 9 all’11 marzo, infatti, il direttore d’orchestra-compositore Mantanus porterà il suo spettacolo sempre a Milano, a Base. Al posto della “creatura” prossediana, alla serata stile “Bach versus elettronica” ci sarà uno show di immagini suggestive e le scene della brava artista Sara Caliumi.