Cari amici la zuppa e il suo cuoco oggi vorrebbero parlare di sè stessi. Per un motivo molto semplice hanno entrambi intenzione di passare i prossimi trenta anni su una lussuosa barca a vela: la preferenza è per un Perini (non male anche i Wally). Dotata di satellitare internet per coltivare gli ingredienti della zuppa e scrivere poco altro. Per farlo ho scritto un libro sugli sprechi (sai che invenzione) della pubblica amministrazione e della politica. L’ho fatto con Mario Cervi. Anzi sarebbe più rispettoso dire che ho dato una mano al grande Cervi, per scrivere Sprecopoli (sai che titolo!). La mondadori, che è il nostro editore, però non ha i medesimi porgetti. Infatti riserva poco meno di un euro lordo (chissà se si può dire in pubblico, ma noi siamo tra amici) per ogni libro venduto in libreria. Facendo rapidi calcoli e pensando che il Perini potrei comprarlo usato e dunque cavarmela con una decina di milioni di euro, dovrei vendere dieci milioni, almeno, di Sprecopoli. Insomma ho paura che resterò ancora per un bel po’ al giornale, qui nel centro di Milano. I motivi e la trama di Sprecopoli (ma non ci vuole troppa immaginazione) al prossimo post. Se i commensali credono, un po’ più serio. Buon mestolo a tutti.