Cari commensali un po’ di respiro. Sono stato in Cina per un bel po’ di giorni. Un’occasione ottima per leggere qualche libro e per prendersi una pausa dalla zuppa. Non ci crederete, ma un po’ di fatica a condire le pietanze c’è, e leggere tutte le ricette, e scartarne le più insolenti.
Ma veniamo a noi. Il cuoco si è molto divertito con Franzen. Quello delle Correzioni, si dice. E oggi quello di Libertà. é un fulminante, per la verità un po’ lungo, ritratto dell’america liberal. C’è la famiglia dem che snobba la violenza sessuale; c’è il papà ambientalista; c’è il college con le sue mode; c’è il chitarrista che sfotte la musica. C’è il sapore di un messaggio (si proprio un messaggio) che ridicolizza i liberal di tutto il mondo.
é chiaro che alla nostra critica non sia piaciuto. “Furbetto” taluni lo hanno definito. C’è un mondo dietro quel furbetto, e cioè che un libro, leggibile, a tratti leggero, e anticonformista possa piacere alle masse. Quelle disgustose orde di lettori che comprano un libro per l’ignobile tic di apprezzarlo sinceramente.