Inps, ma quanto mi costi
I commensali sanno, fino alla nausea, l’idea del cuoco sulle pensioni. Non riesco a capire per quale dannato motivo le nuove generazioni debbano avere pensioni meno generose (calcolate con il metodo contributivo, quanto verso ricevo) e con età più elevate; mentre le passate generazioni godono di pensioni più ricche (calcolate con il metodo retributivo, l’assegno in funzione dei miei ultimi stipendi) e con anzianità lavorative inferiori. Non riesco a capire per quale dannato motivo i diritti acquisiti delle passate generazioni, siano le fregatura delle nuove. Che qualcuno mi aiuti a capirlo. Non già dal punto di vista tecnico: la rapina è molto chiara con quale arma sia stata fatta. Ma dal punto di vista dell’equità, di cui tutti si riempiono la bocca.
Ma cucinandomi il bilancio dell’Inps del 2010, approvato pochi mesi fa, ho sentito un saporino amaro. Il baraccone costa la bellezza di 4 miliardi di euro l’anno. Ovviamente sto parlando delle sole spese di funzionamento.
Come atteso, la gestione dei parasubordinati è in attivo di 8 miliardi, il suo patrimonio è salito a 64 e per il momento questa gran massa di contributi va a coprire le gestioni deficitarie. Puzza di bruciato.