Il cav e il fisco
I miei fornelli per metà cucinano pasti per il Giornale e per metà per altri. Per una parte è dipendente e per una parte è partita iva. Il cuoco inoltre partecipa (ha una quota) di un’azienda che produce un favoloso olio e vino. Insomma è un cuoco fortunato. Cari commensali mi perdonerete la digressione personale. Si vuole semplicimente dire che il fisco mi tocca in tre ambiti: dipendente, autonomo e imprenditore. E da quando il governo Berlusconi si occupa delle cose nostre, in nessuno dei tre campi mi ha dato una mano.
Come dipendente continuo a pagare con le mie aliquote, anzi ad essere precisi ho deduzioni-detrazioni in meno rispetto agli anni passati. Il che vuol dire alla fine della fiera, pagare più imposte.
Come autonomo, non sono cambiate le aliquote, ma sono aumenati gli adempimenti. A ciò si aggiunga il sospetto di essere un presunto criminale, solo per il fatto di detenere quella brutta sequenza di numeretti fiscali. Devo pure stare attento a quanto prelevo (sono miei i soldi depositati in banca e sono tutti regolarmente giustificati) con il bancomat. Spesso l’onere della prova è ribaltato: sono io che devo giustificarmi e non è il fisco che deve dimostrare la mia colpevolezza.
Come impresa ho più burocrazia, più controlli, più tasse. Dovrei preoccuaprmi piuttosto di vendere la mia merce, e non passare la metà del mio tempo a vedere se ho fatto tutto per benino.
Qualcuno dei commensali ritiene che io abbia un filo diretto con il Cav. Io ho un filo diretto solo con voi. Se il Cav mi ascoltasse si renderebbe conto che più delle manette agli evasori, dei redditi on line, dell’indicazione dell’iban sul Cud (cosa di cui il cervellino delle Finanze è già in possesso) e amenità del genere, il modo migliore per abassare l’evasione è ridurre aliquote e adempiomenti. D’altronde non ce l’aveva spiegato lui? E il suo governo non aveva adottato questa virtuosa logica sulla cedolare secca per gli immobili?
Quando sento Tremonti al convegno delle Acli, che fa battute sui 4 milioni di partita iva, penso di assistere ad una pardia, del genere Balle Spaziali.