L’Imu del Cav e le promesse degli altri

L’unico modo per affamare la bestia statale è toglierle il nutrimento. Tutti chiedono la riduzione delle imposte, ma chi fa una proposta concreta è un demagogo. È più falso promettere genericamente il calo della pressione fiscale o indicare un obiettivo e concentrarsi su di esso? La realtà è che chi si candida ad amministrare la Bestia, ha piacere che sia ben nutrita. I conservatori, in fondo, vogliono proteggere la spesa pubblica. I liberali semplicemente chiedono allo Stato di stare a cuccia: fare di meno, possibilmente meglio, ma soprattutto di meno. La proposta lanciata ieri da Berlusconi sulla restituzione dell’Imu (peraltro […]

  

Monti ha fallito, ma deve rimanere

Alcuni commensali se la prenderanno con la pietanza che sto per servire. Non vorrei dilungarmi troppo sui fallimenti del governo Monti. Chi ha pazienza può assaggiare le zuppe più stagionate, si potrà fare una scorpacciata di critiche. Dalla controriforma del lavoro alla tassazione, dai finti tagli all’incapacità di ricevere critiche. Quello del governo Monti è un percorso pieno di inciampi. La fonte di tutte le critiche è ovviamente la nascita del suo governo. Non solo la genesi, per così dire, tecnocratica, ma risiede soprattutto nell’aspettativa posto: un uomo solo è il problema dell’Italia, cambiandolo esso svanisce per incanto. Fino a […]

  

I tedeschi austeri e gli italiani voltagabbana

La guerra alla Germania è stata già dichiarata da un pezzo. Il problema è che l’Italia, come al solito, deve decidere da che parte stare. Riepilogo delle alleanze passate. Berlusconi imperante, la Germania era il nostro (anzi il loro) migliore alleato. Giornali, opinionisti, economisti e barzellettieri stavano tutti con la «Culona». Ma poi davvero il Cav la definì così? Vabbè, importa poco. La storia resta: fino a novembre dell’anno scorso, la Cancelliera tedesca era intoccabile. Giusto il suo rigore. Corrette le sue pretese. Sacrosanto il suo atteggiamento e le risatine sull’Italia dell’odiato Cav. Insomma la strada era quella tedesca. Tanto […]

  

La rete di Grillo e le Tv del Cav

Ma vi ricordate quando ridicolizzavano la discesa in campo di Silvio Berlusconi nel 1994? Con il kit del candidato, le mentine, le convention e gli spot in tv? Poi, dopo, dissero che era tutta colpa della televisione. E Bobbio (tocca scomodarlo) ci spiegò che non era l’elettrodomestico in sé, non era stato il conflitto di interessi di quegli ultimi mesi a far vincere il Cav; ma vent’anni di tv commerciale (ovviamente lo diceva in modo negativo) digerita dagli italiani aveva permesso il berlusconismo. Aveva creato il substrato culturale per il quale Berlusconi, diceva snobisticamente Bobbio, non poteva non vincere. Ecco. […]

  

Monti credibile? Dipende da chi

Mario Monti è e resta molto credibile. Nonostante una manovra fatta di solo tasse. E per di più ben poco originali. Nonostante i suoi ministri chiave si rimangino riforme annunciate nel giro di un’edicola. Nonostante i mercati, come era normale che fosse, sono lì dove li aveva lasciati il suo predecessore. Nonostante abbia dovuto fare il solito compromesso sulle liberalizzazioni. E cioè non farle. Nonostante abbia chiamato una manovra da pentapartito con l’altisonante titolo di «salva Italia» in pieno stile propagandistico pubblicitario berlusconiano. Ebbene, nonostante tutto ciò Monti resta credibile. Ed è normale e giusto che tale resti. Monti e […]

  

I Bot al 6 per cento

Il cuoco ha avuto la fortuna di parlare negli ultimi mesi con un signore che, diciamo così, fa affari con il nostro debito pubblico. Sono ovviamente vago perchè il signore è molto in vista e se scoprono che si fa sfuggire una sillaba con un giornalista e per di più cuoco lo fanno secco. Diciamo solo che a differenza di politici, commentatori, economisti e bla bla bla sta ogni giorno sul mercato e cerca di fare un po’ di quattrini. Vi faccio un piccolo sunto di cosa mi ha speigato negli ultimi mesi: parte l’ho già scritta a parte no. […]

  

Un festa sconcia per l’arrivo di Monti

Quelle urla di giubilo, quelle monetine davanti al Quirinale, quei gesti di vittoria, quegli insulti di piazza sono stati indecorosi. Il cavaliere ha fatto il suo tempo, e forse lo ha tirato anche troppo a lungo. Ma ieri sembrava di stare ad una finale dei mondiali di Calcio. Il punto è che l’Italia, comunque la si veda, non ha vinto alcuna partita. Anzi non l’ha neanche giocata: nessuna elezione, nessuna maggioranza parlamentare, niente di niente. I problemi restano tutti là dove sono. Coloro che non hanno condiviso le politiche del Cav, coloro che lo hanno anche detestato per il suo […]

  

Berlusconi: meglio il voto dell’agonia

Ieri al G20 l’amministrazione americana, Obama, ha dichiarato: «Se l’Italia cambia il governo non cambiano i problemi». È quanto scriviamo da mesi. Ciò non toglie che l’attuale fase del governo Berlusconi stia diventando un problema. Politico, non economico. Quello purtroppo non si risolve né con il cambio dell’inquilino di Palazzo Chigi né con la bacchetta magica. La soluzione ovviamente c’è. Ma ha bisogno di tempo. La seconda economia industriale europea, la settima al mondo, non si rimette in moto con il semplice cambio del pilota. È necessaria una revisione generale. Ecco perché il presidente del Consiglio deve mollare e chiamare […]

  

E’ tutta colpa di Berlusconi? Magari

Se ieri, dopo la bomba greca, al posto di Berlusconi ci fosse stato un premio Nobel dell’economia a Palazzo Chigi, non sarebbe cambiato un accidente. Se il governo Berlusconi avesse fatto tutte le riforme promesse, ma proprio tutte, ieri i mercati avrebbero venduto ugualmente i titoli di Stato italiani. Se Berlusconi dovesse mollare (è tutto da vedere) ne avremo la controprova. E non per l’insipienza del prossimo eventuale governo, ma per il macigno di debito pubblico che ci portiamo appresso da decenni. Conviene ricordare che il debito non si crea con la bacchetta magica. Esso è figlio di leggi che […]

  

L’articolo 18? per i privilegiati

Vatti a fidare dell’articolo 18. Quell’articoletto dello Statuto dei lavoratori che obbliga le imprese a riprendersi in casa coloro che sono stati licenziati senza giusta causa. Un totem del nostro sistema produttivo. La bandiera che Berlusconi ha sbandierato in Europa e che dal 1994 è stato un suo pallino. Ma che non è mai riuscito a cancellare. E, per una volta, senza alcun dubbio, non certo per colpa sua. L’ultimo suo tentativo è franato grazie al presidente della Repubblica, lo stesso a cui oggi l’Europa si affida affinché il medesimo articolo sia modificato. E che di buon grado si fa […]

  

Chi paga le pensioni

Stefano Patriarca, responsabile del centro studi dell’Inps, ha fatto un po’ di calcoletti sulle pensioni. E sulla differenza di trattamento che avremo noi che andremo in pensione con il metodo contributivo (sulla base dei contributi versati) e gli altri che vedono il calcolo della propria pensione in qualche modo parametrato alle retribuziuoni. Un lavoratore che l’anno scorso è andato in pensione con 2031 euro al mese (media delle liquidazioni Inps per i trattamenti di anzianità) avrebbe dovuto prendere non più di 1050 euretti (calcolando i contributi versati e rivalutati al generoso tasso del 9,5 per cento l’anno). “La differenza -scrive […]

  

Il Giornale di Berlusconi e il Corriere di Bazoli

Gli editori dei giornali sono un bel proble­ma: sono quelli che mettono i soldi e paga­no gli stipendi. Qualche volta vogliono di­re la loro e qualche altra addirittura la scrivono. In tutti i casi la pagano e ciò è di un certo conforto. Al­cuni sono più padroni degli altri. Fate un giro per i salottini che contano e non troverete mai disgiunto il nome del Giornale ( quello che ospita codesta zup­pa) al: «di Berlusconi». Ma gli editori diventano dav­vero­pesanti quando si incaponiscono a scrivere di­rettamente un articolo sul proprio giornale. A me­no che non si tratti di una risposta […]

  

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