Alitalia e la truffa delle Miglia
Come ormai i commensali di vecchia data sanno, nella zuppa ogni tanto mi cucino la mia odissea (si fa per dire ovviamente) di pendolare milano-roma (dai panini ai disservizi). Ogni fine settimana parto da Linate (ottimo aeroporto) e atterro a Fiumicino (un disastro) e il lunedì viceversa. Talvolta anche in mezzo alla settimana sono costretto al volo. Stop alle critiche sul fatto di non prendere il treno (ci arriviamo dopo).
Come potete immaginare accumulo una quantità indecorosa di miglia premio. Alla fine dell’anno scorso il concorso scadeva e raramente ero riuscito ad usare le miglia accumulate (sfortuna?). Mi arriva una mail ben congegnata da parte dell’Alitalia. E mi dicono comprati l’ecoupon, e trasforma le tue miglia in quattrini. Wauuuu dico, come un cretino: questa è davvero una buona idea. E dice ancora la mail, subdolamente, più miglia utilizzi più l’ecoupon è conveniente. Insomma, per farla breve, mi bevo buona parte delle miglia e mi porto a casa un assegnone, come quello del signor Bonaventura, di duemila euro. Un deficiente.
Poche settimane fa prendo il mio assegnone e mi compro un paio di voletti roma-milano per alcune centinaia di euro, non più di 600. Sfortuna vuole che non possa partire in quei giorni e che i biglietti debbano essere gettati nel cestino. My fault, ma in fondo erano le miglia trasformate in ecoupon e dunque più che un cazzotto una carezza.
La storia finisce un paio di giorni fa, quando riprovo ad usare quello che ritenevo essere il residuo dell’ecoupon (2000 euro – 600 spesi, ma non volati), e cioè 1400 euro. Vado sul sito, faccio le mie prenotazioni, ma non mi accetta il codice. Con la solita chiarezza del sito alitalia (fatto non proprio da dei fenomeni, ma comunuqe decisamente migliori degli ubriachi che hanno fatto quello delle FS) non capisco perchè non funzioni: nessun messaggio. Niente di niente. Mi decido a chiamare il centralino Freccia Alata Plus (a proposito non perdete tempo e non fatemelo perdere nel chiedere come funziona il servizio) e una gentile signorina (non è ironico) mi spiega che il mio e-coupon non dà resto. Avete capito? Io ci ho messo un po’. Ma il concetto è chiaro: dovevo spendere i 2000 euro in una botta sola e se ne spendevo una frazione, peggio per me. A parte l’assurdità di questa regola, un utente mediamente bene informato e rompiballe come il sottoscritto non l’aveva letto (visibilmente) da nessuna parte. Anzi il meccanismo (più miglia vendi più euro incassi) portava a sbarazzarsi del numero maggiore di miglia accumulata. MI HANNO FOTTUTO e mi sento scemo (da qualche parte l’avranno pure scritto) come quella pensionata che esce dalla Poste con i contanti e viene scippata. LO SAPEVA CHE ERA A RISCHIO E MAGARI POTEVA ANDARE CON FIGLIO NERBORUTO. Ecco quando ti avvicini ad Alitalia sai cosa ti devi aspettare.
In un paese normale l’unica cosa saggia da fare è rivolgersi alla concorrenza. Con il volo aereo alla fine ci metto un’oretta di meno rispetto al treno più veloce (grazie al motorino che parcheggio a Linate, mica ad altro). E la partenza da Milano è decisamente più agevole che quella da Roma. A parità di vestiario, scarpe e cintura, a Milano i controlli di sicurezza non suonano a Fiunicino sì: un segno della sensibilità romana! A Milano se vai in un bagno, una su due incontri una magnifica addetta alle pulizie (è quasi sempre la stessa, una donna di mezza età bionda e garbata con il badge al collo) che tiene lucidi i bagni come fosse casa sua. Se passi per Fiumicino (che si è appena beccato da Monti un incremento pari a 10 euro per passeggero) inizi a sentire l’odore dei bagni al gate numero 1. Il tempo di attesa per un pulman a Fco (cronometro alla mano) è superiore a quello di Linate. E via andando. Per farla breve il volo Milano-Roma è più agevole del suo contrario, ma spezzare con il treno, comportrebbe un motorino abbandonato. Ma il cuoco adesso non può esagerare nel dettaglio della sua ridicola logistica.
Ebbene non piango le disgrazie finanziarie di Alitalia e non farò altrettanto per quelle di Fiumicino. Forniscono un servizio che non è all’altezza dei prezzi pagati. E ai cari dirigenti delle due imprese, consiglerei di non frignare tanto su piloti e hostess (Alitalia) e sui ritardi nell’adeguamento delle tariffe (Adr). Il problema è nel manico; se è marcio, se inventa una truffa come quella dell’ecoupon, è inutile che se la prenda con il porprio personale. E’ dai vertici che passa la totale mancanza di cura per il cliente. Non sono i miliardi di euro in più ricevuti dai Benetton per Adr che renderanno più decenti i loro cessi, ma il senso di responsabilità e di cura del cliente del proprio management.
Tutto sto’casino per 1400 euro bruciati? No cari commensali, il cuoco disperatamente vuo far capire come Alitalia e Aeroporti di Roma, siano una buona approssimazione di questo paese: i protetti se la prendono con calma, gli altri corrono.