Quel buco chiamato Tobin tax

Il caso della Tobin tax è un caso da manuale su come una tassa, oltre a essere inutile, sia pericolosa. Non è la prima volta che questa zuppa se ne occupa e, temiamo, non sarà l’ultima. Il fascino della Tobin tax è tutto nella sua presunta bontà ed eticità. Anche l’inglese fa la sua parte: si dà l’idea che essa sia consolidata in tutti i Paesi avanzati, si fa leva sulla nostra presunta arretratezza nel non averla ancora adottata. Fatto sta che siamo stati i primi a imporla in Europa e, praticamente, gli unici al mondo. Piccola digressione: la tassa […]

  

Se l’etica ce la insegnano Zalesky&co

Vi raccontiamo in questa zuppa estiva la storiaccia dei sepolcri imbiancati, o meglio sbiancati, del capitalismo italiano. Mentre tutti celebrano, il Financial Times buon ultimo, la cosiddetta fine dei salotti buoni della finanza milanese, grazie al Cielo è all’opera, dalle parti di Brescia, una nobile Fondazione Etica. La generosa istituzione, fondata nel 2008, si propone di promuovere «nuove idee, ma anche nuove persone». Tra poco, abbiate pazienza, capirete per quale dannato colpo di sole, c’è venuta voglia di parlarne oggi. Dovete sapere che l’etica congrega è guidata e fondata dal professor, avvocato e ora onorevole Gregorio Gitti. Professionista di chiarissima […]

  

Gli affari dei Benetton? Di tutti i colori

La zuppa si cucina una storia a cui aveva accennato qualche settimana fa in un suo post scriptum. Che vale evidentemente la pena sviluppare un po’. Riguarda la fusione, tutta in casa Benetton, di due sue nobili controllate: Atlantia, la scatola quotata in Borsa, che controlla le autostrade, e Gemina, un’altra società quotata, che invece ha in pancia gli aeroporti di Roma. La famiglia veneta controlla la prima con circa il 48% delle azioni e la seconda con il 36 per cento. Non discuteremo in questa sede le opportunità industriali di mettere insieme piste di decollo con strade, ma di […]

  

La solita battaglia per il Corrierone

La sintesi più interessante sulla periodica guerra per il controllo del Corriere della Sera l’ha fatta uno dei banchieri che ancora contano in Italia: «Stiamo tenendo su questo palco a caro prezzo. Ma non si capisce per chi. Rcs ha rotto…». Altro che «rotto»: nel solo 2012 ha bruciato più di 250 milioni di ricavi, con una perdita netta di gruppo di 500 milioni (322 milioni di rosso l’anno precedente). E se i suoi numerosi soci non dovessero, come alcuni azionisti chiedono, approvare l’aumento di capitale da 400 milioni, gli amministratori dovrebbero portare i libri in tribunale. Ieri Diego Della […]

  

Telecom for sale. Il rischio truffa

L’offerta cinese su Telecom rischia di diventare la più brutta operazione di Borsa degli ultimi anni. E non certo per questioni nazionalistiche, che qua contano poco. No. Per lo sfregio che arreca ai cosiddetti azionisti di minoranza, che in Telecom si possono definire così solo per convenzione. Sarebbe uno schiaffo o un furto, a seconda del vostro umore. Da quando sono uscite le prime indiscrezioni sull’interesse dei cinesi (4 aprile) Telecom italia ha guadagnato il 15 per cento. Aspettate a gioire: le quotazioni di queste ore sono ai minimi dall’agosto del 2007. Vediamo con un po’ di freddezza, cosa però […]

  

Le vere malate d’Europa sono le banche tedesche

Se domani la sede legale di Unicredit o di Intesa-Sanpaolo o persino di Mps dovessero per magia essere spostate a Francoforte, il valore delle rispettive azioni salirebbe in un istante. Per il solo fatto di abbracciare i regolamenti creditizi della grande Germania. Se, al contrario, Deutsche Bank dovesse traslocare baracca e burattini a Milano, sarebbero guai seri, per la prima banca europea. In pochi oggi mettono in discussione la solidità del sistema creditizio tedesco. Eppure se c’è un rischio per l’Europa sono proprio le banche della Signora Merkel. Che godono di immeritata reputazione. Intanto qualche numero. Delle circa duemila banche […]

  

I giochetti di Intesa e quelli dei Benetton

Altro che giovanilismo. C’è un campo in cui le persone anziane sono imbattibili. Mutuando un termine debenedettiano (Dio ce ne scampi), per essere degli abili power broker (traduzione anglosassone di «banchieri di sistema») occorre avere almeno più di settant’anni. Il caso da laboratorio è Intesa Sanpaolo. In teoria la più importante banca italiana. In pratica il laboratorio di tutte le possibili alchimie politico-finanziarie che sono immaginabili in Italia. I cinque azionisti più influenti sono Fondazioni bancarie. Insieme hanno circa un quarto del capitale della banca e grazie ai loro presidenti, Intesa (sì certo c’è anche San Paolo) si può definire […]

  

I veri conti delle Banche

Per capire qual è lo stato di salute delle banche italiane conviene fare un passo indietro. E andare al cuore dei loro affari, cioè i prestiti alle famiglie e alle imprese. Insomma cerchiamo di non perderci nei derivati (che pure possono fare molto male), sui ratio (cioè quei famosi parametri sintetici con i quali si misura la solidità di una banca) o sulle quotazioni di Borsa. La banca tradizionale raccoglie i nostri quattrini e li impiega nell’economia sotto forma di prestiti. Abbiamo preso le nove istituzioni finanziarie più importanti dell’Italia. E abbiamo cercato di leggere il loro vero stato di […]

  

Insider trading

Bisogna stare attenti ai tempi e ai prezzi. E vedrete che la storia che vi stiamo per raccontare ha contorni inquietanti che non sfigurano di fronte al giallo Mps. Lunedì sera. Merrill Lynch per conto di un cliente, per ora sconosciuto, ha inviato una mail ai suoi clienti: abbiamo in mano un pacchetto di azioni Saipem del valore di circa 300 milioni e che vorremmo vendere. Il prezzo è scontato di circa il 3 per cento, come si fa in questi casi. Dunque rispetto all’ultimo prezzo di Borsa, le azioni Saipem, grande impresa impiantistica controllata dall’Eni, sono state cedute a […]

  

Se Mps fosse stata un artigiano

Ecco se la Bankitalia avesse controllato il Monte dei paschi di Siena come Guardia di Finanza, Asl e forestali controllano le piccole imprese italiane, la banca sarebbe fallita da un secolo. Bilanci, revisori, sindaci e controcavoli e poi si scopre che hanno fatto un buco da 750 milioni per un derivato nascosto in una cassaforte, che per sei mesi non è stata aperta da nessuno. Maddai. La questione Mussari è ormai conosciuta. L’avvocato, militante del Pci, ex presidente della Fondazione proprietaria del monte dei Paschi di Siena poi finito direttamente nella banca, si è dimesso dalla Confindustria del Credito, l’Abi. […]

  

Quando le banche sono criminali

Quella che vi stiamo per servire è una rassegna stampa, ragionata, su quanto abbiamo letto in una sola settimana sui giornali internazionali e sui siti del Senato americano. Ci auguriamo, si fa per dire, che non ci sia un giudice a Taranto che approfondisca questa roba: altrimenti dovremmo spegnere il mondo e sequestrare preventivamente la gran parte dei vostri quattrini depositati in banca, quali corpi del reato. Il filo rosso di questo breve compendio è rappresentato dall’attitudine criminale delle più importanti istituzioni finanziarie del pianeta. Partiamo alla grande. Con Hsbc. Banca con sede legale a Londra, ma con ramificazioni ovunque: […]

  

Serra pensa più a Renzi che ai suoi fondi

La Zuppa torna oggi ad occuparsi di Davide Serra, il cosiddetto golden boy della finanza londinese che ha organizzato un pranzo elettorale per Matteo Renzi. Già sostenemmo come fosse ridicolo prendersela tanto con l’abbraccio della finanza. È singolare però che nessuno si sia occupato del valore della finanza e dunque di questi mitici fondi Algebris, gestiti da Serra, e residenti alle Isole Cayman. Certo si tratta di strumenti piuttosto opachi, ma con un po’ di lavoro ci si accorge che se tutti i golden boy fossero come Serra, addio ai nostri risparmi. Insomma le sue performance sono da brivido. Ma […]

  

il Blog di Nicola Porro © 2024
jQuery(document).ready(function(){ Cufon.replace('h2', { fontFamily: 'Knema' }); }); */ ?>