Twitter Terrorist

ALAA E ALI In due non fanno 40 anni e rappresentano la nuova generazione di “Twitter terrorist”, giovani musulmani occidentali che usano i social per contribuire alla causa islamista, fare propaganda e proseliti e raccogliere fondi per i combattenti jihadisti. Lei si chiama Alaa Esayed, ha 22 anni e viene da Kennington a sud di Londra. L’Old Bailey (il tribunale penale) l’ha condannata a tre anni e mezzo di carcere. Sul suo account Twitter (@bentalislam, figlia dell’Islam) ha pubblicato in meno di un anno oltre 45.000 messaggi (più di 100 tweet al giorno) inneggianti alla jihad e foto di jihadisti […]

  

Il vero pericolo per l’America

NÈ RUSSIA, NÈ ISIS Per gli Stati Uniti, il vero pericolo all’egemonia globale non viene dalla Russia di Putin; e neppure dallo scacchiere medio-orientale dove, quella creatura di laboratorio che si chiama Isis, costruita dai “dottor Frankenstein” della Cia, verrà ricondotta a più miti consigli non appena avrà cessato la sua funzione di destabilizzazione dell’area a favore degli interessi delle monarchie saudite in chiave anti-sciita. In fondo, Ucraina, Siria o Iraq sono, per gli Usa, poco più che problemi regionali e nessuno di questi scenari dovrebbe preoccupare Washington per il mantenimento della propria leadership mondiale. Per l’America la vera minaccia […]

  

Mafia Capitale: quello che la sinistra non vuole capire

IL DERBY Ridurre lo scandalo di Mafia Capitale ad un derby tra destra e sinistra su chi ha rubato di più, è francamente patetico; chi lo fa non si rende conto che la posta in gioco non è un titolo sui giornali o un secchiello d’acqua al proprio mulino arrugginito. In gioco c’è ben altro: la tenuta di una democrazia, la legittimità della politica come funzione sovrana, il ruolo dei partiti come strumento fondante di partecipazione alla res publica. Per questo, di fronte ad alcune dichiarazioni di esponenti del Pd, sorge il dubbio che la sinistra italiana sia attraversata da […]

  

Il bagarino di Palazzo Chigi

BIGLIETTO SCADUTO Qualche giorno fa, Matteo Renzi ha definito Silvio Berlusconi “un biglietto scaduto”; che detto da uno che, il biglietto non l’ha mai pagato, è paradossale. L’abitudine ai giudizi sprezzanti ed offensivi verso i propri avversari interni o esterni, è una prerogativa di Renzi, spiegabile con diverse ragioni: la giovane età, l’inesperienza generata dalla facilità con cui si è ritrovato a guidare un’importante nazione occidentale senza aver avuto il merito di nulla e, soprattutto, un’arroganza coltivata crescendo a pane e politica nel più oliato sistema di potere clientelare e corrotto di questo paese: quello della Toscana delle cooperative rosse, […]

  

La Coca Cola, la sinistra e la Spinelli

BOLLICINE E FORMULA SEGRETA La sinistra è come la Coca Cola: molti pensano che faccia male ma in tanti se la bevono. Sarà per le bollicine, per quel sapore dolciastro e consolatorio, o forse sarà per quel brand che accompagna i sogni di molti bambini che, diventati grandi, continuano ad essere bambini; perché in fondo la sinistra è un infantilismo cronico. In effetti fu la Coca Cola a costruire l’immaginario di Babbo Natale col barbone bianco ed il vestito rosso; e quelli di sinistra, si sa, vivono per lo più di regali aspettando che Babbo Natale (alias lo Stato) scenda […]

  

Luca Telese tra “cuori neri” e cuori marci

DI QUA MA ANCHE DI LÀ Luca Telese è un giornalista di sinistra ma che, come molti suoi compagni, deve la sua fama e anche molti soldi, alla destra. Potrebbe rappresentare il logotipo dell’intellettuale col cuore dalla parte giusta e il portafoglio rigorosamente dalla parte opposta, se, un’affermazione del genere, non fosse un mancato riconoscimento ad uno che comunque ha coraggio da vendere nel difendere le proprie idee. La sua vita, politicamente iniziata distribuendo copie de l’Unità la domenica nei giardinetti di Cinecittà a Roma, è professionalmente continuata dentro la sede di Rifondazione Comunista di cui è stato portavoce e […]

  

Se Scalfari dà ragione a Berlusconi

L’OMELIA DEL PAPA LAICO È una di quelle notizie inverosimili da scuola di giornalismo, tipo: uomo morde cane, oppure, banchiere presta soldi senza usura; insomma una di quelle storie che tu le leggi e dici: ohibò, ma la realtà si è rovesciata? Domenica scorsa, Eugenio Scalfari, il guru della sinistra, l’uomo che parla solo con il Papa e con Dio quando non dà loro buca per eccesso di snobismo radical-chic, ha dato ragione a Berlusconi. Nel suo solito editoriale su Repubblica, quella sorta di Dolce Euchessina settimanale con cui il nume titolare del partito/giornale di De Benedetti è solito purgare […]

  

Ma quale Grecia, fu Prodi a truccare i bilanci

AMNESIE Due giorni fa, in un convegno pubblico, l’ex Presidente del Consiglio Romano Prodi ha “rivelato” che la Grecia truccò i conti per entrare nell’euro. In molti hanno sottolineato come sia stupefacente che Prodi sveli questa verità solo di fronte al fallimento dell’euro e ad una crisi generata dagli errori di allora. Eppure nessuno ha fatto notare una cosa ancora più stupefacente: e cioè che Prodi accusa la Grecia di ciò di cui, in Europa, accusano lui. L’OPERAZIONE AUTOINGANNO Nel 2011, il settimanale tedesco “Der Spiegel” pubblicò una lunga inchiesta giornalistica sulla cosiddetta “Operazione autoinganno”, quella con la quale il […]

  

Omicidi politici in Ucraina: perché nessuno ne parla?

IL CASO NEMTSOV Il 27 febbraio scorso nel centro di Mosca veniva assassinato Boris Nemtsov, storico oppositore di Putin e figura tra le più carismatiche della dissidenza russa. L’omicidio suscitò in Occidente enorme indignazione tanto che tutti i leader lo condannarono apertamente: chi ammonendo Putin di “svolgere un’indagine rapida, imparziale e trasparente” (Obama); chi esprimendo il proprio “shock e disgusto per l’assassinio spietato” (Cameron); chi ricordando Nemtsov come “un coraggioso e infaticabile difensore della democrazia” (Hollande). La presa di posizione di tutti i capi di governo occidentali (compresa la Merkel e Renzi), mise in moto una collaudata catena di comando […]

  

Sergio Ramelli: odio e spranghe della borghesia radical-chic

LA FEROCIA Oggi di 40 anni fa, Sergio Ramelli cessava di vivere in un letto dell’Ospedale Maggiore di Milano dopo un’interminabile agonia. Aveva 19 anni. Quarantotto giorni prima era stato aggredito davanti alla sua casa da un commando militante di sinistra e massacrato a colpi di chiave inglese; gli aprirono il cranio spappolandogli il cervello senza pietà. L’omicidio Ramelli, per ferocia, follia e crudeltà, fu uno dei più efferati degli anni ’70. Lui, giovane militante di destra, non era un picchiatore né un fascista, almeno per come l’immaginario conformista dei custodi dell’ipocrisia dipingeva i giovani del Msi. La sua principale […]

  

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