Dalle Drag Queen con i bambini a seguito
Martedì 20 agosto 2013 – San Bernardo abate – Scinà di Palmi
Mi fanno tenerezza i bambini che seguono con occhioni affascinati le Drag truccatissime mentre pleibeccano le canzoni dei loro miti canori. Ci sono tutte: Sade, Orietta Berti, Grace… Adorate, imitate, interpretate, mimate. Con candore fanciullesco, con seducente maestria, con ironia e autocompassione. Brave, le Artiste, anche se sotto sotto nascondono qualche pelo di barba. Anche se in camerino, ad attenderle, c’è qualche dopobarba profumato. Brave soprattutto a saper giocare con le famiglie che le seguono non solo divertite, ma complici. Brave perché hanno trasformato il giardino di un ristorante “a mare” in una sorta di luogo incantato dove le magie possono accadere. Dove il rospo diventa principe. Anzi, Principessa. Dove il machismo cafone è bandito dalla voglia di giocare. Dove il muscolo più sviluppato e prorompente è, in realtà, quello vestito di lustrini e piume colorate. Belle, queste Drag. Curate nei particolari. Truccate al punto giusto. Mai volgari. Tanto da piacere a mamme e papà. Diventano le baby sitter a cui tutti affidano i propri bambini. Tanto, sono così simpatiche e divertenti, che male non faranno di certo. Ecco. Questa è Calabria. E nessuno può dire che non sia così. Sono tredici lunghissimi anni che DentrolaQuiete il miracolo accade. Senza tafferugli. Senza insulti. Senza pregiudizio. Io, qui, ci torno. Perché è così che mi piace vedere la gente. Rispettosa e partecipe. Commossa, la famigliola che festeggia il 18esimo compleanno dell’unico figlio maschio. Qui, con le Drag. Coinvolta, la futura sposina incorniciata da amiche in addio al nubilato. Intimidito, il turista sessantenne che si sbellica nel gioco con la Regina Drag che lo coinvolge con spiritoso garbo e ammaliante semplicità di modi. Rilassato, l’impostato professionista che, stanotte, beve senza l’occhiataccia della moglie rompicoglioni. E noi, i disponibili, ridiamo e ringraziamo i tempi moderni che cancellano anni di omertà e amori nascosti. Di matrimoni imposti per copertura sociale e fughe in treno in cerca di un’identità impossibile da radicare nel giardino di casa propria.
… fra me e la notte Drag nella mia Terra liberata…